Pubblicato il Bando imprese storiche verso il futuro, con cui la Regione Lombardia e il Sistema camerale lombardo, tramite Unioncamere Lombardia, vogliono sostenere e cofinanziare interventi finalizzati a:
- restauro e conservazione di beni immobiliari, insegne, attrezzature, macchinari, arredi, finiture e decori originali legati all’attività storica;
- sviluppo, innovazione e miglioramento della qualità dei servizi;
- maggiore attrattività dei centri urbani e dei luoghi storici del commercio, valorizzazione di vie storiche e itinerari turistici e commerciali;
- passaggio generazionale e trasmissione di impresa.
Quale agevolazione prevede il Bando imprese storiche verso il futuro?
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto massimo del 50% delle spese considerate ammissibili. Il contributo è concesso nel limite massimo di 30.000,00 euro e l’investimento minimo è fissato a 5.000,00 euro.
Il contributo di cui al Bando è cumulabile con altre agevolazioni di qualunque natura nel rispetto del 100% del costo ammissibile.
L’erogazione del contributo avverrà a saldo, previa verifica della rendicontazione presentata.
Che interventi finanzia il Bando imprese storiche verso il futuro?
Sono ammissibili al cofinanziamento investimenti per le seguenti tipologie di progetto:
RICAMBIO GENERAZIONALE E TRASMISSIONE DI IMPRESA:
- Formazione per la trasmissione delle competenze rivolta ai titolari/gestori delle attività storiche e di tradizione, agli imprenditori subentranti nell’attività, ai giovani che intendono rilevare le attività storiche e di tradizione.
- Consulenza organizzativa, finanziaria, commerciale e tecnica per l’avvio del programma di ricambio generazionale.
- Formazione specifica per lo sviluppo e il consolidamento delle competenze digitali.
RIQUALIFICAZIONE DELL’UNITÀ LOCALE DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ:
- Rinnovo degli spazi (compreso l’ampliamento in locali attigui, purché riconducibili alla medesima unità locale) e degli allestimenti per migliorare la funzionalità e l’attrattività. Le attività riconosciute come negozio-locale-bottega storica e insegna storica e di tradizione devono mantenere le qualità strutturali, le caratteristiche storiche e l’impatto visivo originario di locali e arredi, anche a seguito dell’intervento di rinnovo.
- Introduzione di tecnologie e impianti innovativi, inclusi quelli per la riqualificazione energetica e il miglioramento della sostenibilità ambientale.
- Progetti finalizzati ad accrescere l’attrattività dei centri urbani e degli addensamenti dei luoghi storici del commercio.
RESTAURO E CONSERVAZIONE
- Restauro e conservazione di strutture (soffitti, pavimenti, eventuali affreschi, …) di particolare interesse storico, culturale, artistico, architettonico presenti all’interno dell’unità locale.
- Restauro e conservazione di arredi mobili storici e/o di pregio, di insegne storiche e/o di pregio, di vetrine di pregio per il fronte stradale.
- Restauro e conservazione di attrezzi, utensili e macchinari di particolare pregio e/o riferiti a tecniche di produzione tradizionali, inclusi interventi di “revamping”.
INNOVAZIONE
- Progetti innovativi destinati al miglioramento dei processi, dei prodotti e dei servizi offerti dalla storica attività.
- Progetti di manifattura innovativa.
- Introduzione di soluzioni digitali per la gestione del magazzino.
- Acquisto e implementazione di soluzioni ad alto impatto innovativo e tecnologico per l’artigianato digitale
- Progetti di sviluppo di servizi condivisi tra due o più attività storiche e di tradizione (es. consegne).
Gli interventi devono essere realizzati unicamente presso l’unità locale riconosciuta e iscritta nell’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione.
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo. La domanda può riguardare progetti relativi a uno o più degli ambiti di intervento previsti.
Quali spese agevola il Bando imprese storiche verso il futuro?
Sono ammesse a contributo le spese in conto capitale per l’acquisto e relativa installazione (ivi compresi montaggio e trasporto) elencate di seguito:
- allestimenti, attrezzature, arredi funzionali alla riqualificazione dell’unità locale;
- interventi innovativi di efficientamento energetico (coibentazione, sostituzione di serramenti, climatizzazione e riscaldamento, mediante l’utilizzo di materiali, prodotti e tecnologie innovative);
- realizzazione o rifacimento di impianti (elettrico, termico, idrico, di sicurezza, di domotica, di robotica…);
- opere murarie e assimilate, funzionali a interventi di riqualificazione, restauro e conservazione;
- acquisto di software (licenze per programmi e piattaforme e-commerce…);
- installazione di connettività dedicata;
- interventi di restauro e/o conservazione di decori, di arredi mobili storici e/o di pregio, di insegne storiche e/o di pregio, di vetrine di pregio per il fronte stradale, di attrezzi, utensili e macchinari di particolare pregio e/o riferiti a tecniche di produzione tradizionali, compresi interventi di revamping;
- acquisto di soluzioni e sistemi digitali per l’organizzazione del back-end;
- acquisto di soluzioni e sistemi digitali a supporto dell’omnicanalità e per lo sviluppo di servizi di front-end e customer experience nel punto vendita;
- acquisto di tecnologie e/o soluzioni digitali per l’integrazione tra saper fare tradizionale e innovazione dei processi produttivi;
- acquisto e messa in opera, nelle unità locali di svolgimento dell’attività, di allestimenti relativi a progetti finalizzati ad accrescere l’attrattività dei centri urbani e degli addensamenti dei luoghi storici del commercio.
L’agevolazione è concessa a fronte di un budget di spesa liberamente composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente, con un minimo di spese in conto capitale pari al 50% del totale. L’agevolazione è da imputare specificamente a copertura delle spese in conto capitale e non può pertanto essere superiore all’importo di quest’ultime.
Non sono ammessi a contributo interventi di semplice manutenzione ordinaria e adeguamenti previsti dalla legge delle unità locali sedi delle attività storiche.
Le spese dovranno essere fatturate a partire dal 4 marzo 2024 ed entro e non oltre il 31 dicembre 2025.
Chi può beneficiare del Bando imprese storiche verso il futuro?
Potranno presentare domanda le imprese lombarde in possesso dei seguenti requisiti:
- essere iscritte nell’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione di cui all’art. 148 ter della legge regionale 6/2010;
- avere la sede legale e/o operativa oggetto di intervento sul Bando iscritta e attiva al Registro Imprese delle Camere di Commercio della Lombardia.
I suddetti requisiti dovranno essere posseduti alla data di presentazione della domanda e fino all’erogazione del contributo.
Quando presentare la domanda per partecipare al Bando imprese storiche verso il futuro?
I progetti candidati e le relative domande di contributo devono essere presentati a Unioncamere Lombardia in modalità telematica a partire dalle ore 12.00 dell’8 aprile 2024 ed entro le ore 12.00 del 31 maggio 2024.