Regione Piemonte: Bando per il sostegno alla prima crescita delle start-up innovative

FINALITÀ

È uscito il Bando per il sostegno alla prima crescita delle start-up innovative della Regione Piemonte. L’obiettivo programmatico è quello di sostenere il posizionamento competitivo e di mercato di progetti imprenditoriali originanti da iniziative pubbliche (spin-off della ricerca) o private e fondati su prodotti/servizi/modelli di business innovativi. La misura intende inoltre incentivare l’avvicinamento da parte delle start-up di investitori esterni e il reperimento di risorse da parte degli stessi.

CONTRIBUTI

L’agevolazione è concessa nella forma di un contributo a fondo perduto nel limite del 50% dei complessivi costi ammissibili.

L’intensità di aiuto potrà essere incrementata al 60% qualora il business plan risulti finanziato per almeno il 20% del suo valore complessivo attraverso conferimenti da parte di investitori esterni.

Il bando prevede una premialità in caso di insediamento da fuori Piemonte corrispondente a un incremento del 10% dell’intensità di aiuto riconoscibile.

Tale premialità risulta cumulabile con la maggiorazione riconoscibile in caso di conferimenti da parte di investitori esterni. Pertanto, l’intensità di aiuto riconoscibile potrà essere elevata fino al 70% dei costi ammissibili.

BENEFICIARI

Sono ammissibili le start up innovative formalmente iscritte alla Sezione Speciale dedicata del Registro Imprese che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • non sono imprese in difficoltà ai sensi della definizione contenuta all’art. 2, punto 18, del Reg. (UE) n. 651/2014;
  • sono iscritte a) nel Registro delle imprese di una Camera di Commercio italiana (ovvero ad un registro equivalente dello Stato di provenienza) da non più di 4 anni e 9 mesi alla data di presentazione della domanda e b) alla Sezione Speciale dedicata del Registro delle imprese da non più di 30 mesi alla data del 21/12/2023, ovvero in data successiva al 21/06/2021;
  • non superano la dimensione di piccola impresa sulla base della definizione contenuta nell’Allegato 1 al Reg. (UE) 651/2014. La dimensione d’impresa deve essere mantenuta almeno fino alla data della concessione.
  • l’unità locale in cui vengono realizzate le attività del business plan deve essere attiva sul territorio piemontese oppure deve sussistere l’impegno della start up ad aprire un’unità locale sul territorio regionale;
  • il codice ATECO primario dell’unità locale in cui vengono realizzate le attività non deve risultare escluso in base alle attività economiche e agli interventi esclusi;
  • non si trovano in stato di liquidazione volontaria, scioglimento, cessazione, inattività dell’azienda di fatto o di diritto;
  • non si trovano nella condizione di dover restituire a Finpiemonte o alla Regione Piemonte somme derivanti da altre agevolazioni precedentemente concesse;
  • non sono società fiduciarie né imprese tra i cui soci risultino società fiduciarie;
  • non sono destinatarie di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno oppure, ancorché destinatarie di un ordine di recupero per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno, le imprese devono aver provveduto al rimborso all’autorità competente o al deposito di tale aiuto in un conto bloccato.

INTERVENTI AGEVOLABILI

Il bando sostiene le start up innovative che si trovino nelle fasi di sviluppo iniziale e intendano realizzare un business plan finalizzato a validare il prodotto/servizio offerto, a mettere a punto il modello di business e a costruire la base utenti per affermarsi sul mercato.

I business plan devono presentare un complessivo piano di attività e di spese compreso tra € 100.000,00 e € 300.000,00 e un cronoprogramma di attività sviluppato su un orizzonte temporale di massimo 18 mesi. Eventualmente possono essere realizzati anche attraverso conferimenti da parte di investitori esterni.

SPESE AMMISSIBILI

Ai fini dell’ammissibilità, le spese funzionali alla realizzazione del business plan devono essere sostenute (fatturate e quietanzate) successivamente alla data del 21/12/2023.

Risultano in particolare ammissibili i seguenti costi:

Spese finanziate a costo reale:

  • a. spese per il personale (purché specificatamente funzionale alla realizzazione del business plan);
  • b. apporti in natura sotto forma di prestazione volontaria di lavoro non retribuito, nel limite massimo del 30% dei costi complessivamente ammissibili;
  • c. spese per acquisto di macchinari e attrezzature o per forniture di componenti funzionali allo svolgimento dell’attività, nuovi di fabbrica o ricondizionati, ivi incluso l’acquisto di hardware, software e di licenze software vitalizie o pluriennali con contratto di durata superiore a 60 mesi (previo pagamento una tantum o di pre-conto del diritto di licenza a totale copertura del periodo di utilizzo). È altresì da intendersi incluso l’acquisto di veicoli (ad esclusione della categoria M1) puliti o a zero emissioni e di colonnine elettriche di ricarica;
  • d. spese per installazione e posa in opera, correlate agli investimenti di cui al punto c) e nel limite massimo del 20% degli stessi costi;
  • e. spese per l’utilizzo di strumentazioni e attrezzature, riconoscibili unicamente per la durata del business plan e limitatamente a: i) costi di noleggio di attrezzature informatiche, a valere su contratti di durata pari ad almeno 36 mesi; ii) canoni di leasing di macchinari e attrezzature il cui contratto preveda l’obbligo di riscatto (anche da perfezionarsi in data successiva alla conclusione del business plan);
  • f. spese per progettazione e sviluppo strategiche e strettamente funzionali alla realizzazione del business plan (es. in ambito tecnico-scientifico, di progettazione o ingegnerizzazione, di pianificazione/gestione/organizzazione aziendale, di collaudo, omologazione, certificazione, configurazione del sito web etc.) o servizi equivalenti, compresi i servizi di consulenza e le esternalizzazioni di attività;
  • g. spese per diritti di proprietà intellettuale, ivi incluso l’acquisto di licenze software pluriennali con contratto di durata compresa tra 36 e 60 mesi (previo pagamento una tantum o di preconto del diritto di licenza a totale copertura del periodo di utilizzo);
  • h. spese di investimento in marketing e pubblicità (es. spese per analisi di mercato o di settore, profilazione dei clienti tipo, effettuazione di test di mercato, acquisto di domini web e relativi servizi, acquisto di materiali, servizi ed iniziative per la comunicazione, ivi inclusa la partecipazione a fiere limitatamente alle spese per: diritti di plateatico, allestimento dello stand, eventuali costi di trasporto legati all’allestimento dello stand);
  • i. spese per la realizzazione di prototipi nell’ambito di progetti di ricerca e sviluppo;

Spese finanziate a tasso forfettario secondo le indicazioni degli artt. 54 del Reg. (UE) n. 2021/1060:

  • j. spese generali direttamente imputabili alla realizzazione del business plan, nel limite massimo del 7% della somma delle precedenti spese da a. a i.

SCADENZE

La valutazione dei bandi avverrà secondo i principi dei bandi a sportello.

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 9:00 del giorno 10 ottobre 2024 e fino alle ore 12:00 del giorno 28 febbraio 2025.

 

Per ulteriori informazioni chiamaci allo 059/362285 oppure scrivici a info@esclamativa.it.

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Le risorse sono destinate per il 40% alle regioni del Sud Italia e per un altro 40% alle micro e piccole imprese.

Le agevolazioni prevedono contributi fino al 40% per le piccole imprese, 30% per le medie imprese, 30% per i sistemi di stoccaggio e 50% per la diagnosi energetica.

Le date per la presentazione delle domande non sono ancora disponibili e saranno comunicate con un prossimo provvedimento.

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