La Regione Emilia Romagna ha pubblicato il Bando per il sostegno dell'imprenditoria femminile destinato alle PMI (micro, piccole e medie imprese) compresi consorzi, e società cooperative, aventi unità locale nel territorio dell’Emilia-Romagna, con lo scopo di favorire la crescita dell’iniziativa imprenditoriale femminile.
Quale contributo prevede il Bando per il sostegno dell'imprenditoria femminile della Regione Emilia Romagna?
Il Bando prevede la concessione di un contribito a fondo perduto fino al 50% della spesa ammessa e per un importo non superiore a euro 80.000 e sarà calcolato come segue:
- a) 30% della spesa ritenuta ammissibile;
- b) fino ad un massimo del 15% della spesa ritenuta ammissibile, a copertura del costo per interessi da sostenersi per l’attivazione di un mutuo di almeno 4 anni, calcolato sulla base dell’attualizzazione dei costi di interessi. La stipula del mutuo e quindi l’accesso alla seconda componente del contributo, non è obbligatoria;
- c) un ulteriore incremento del 5%, a condizione che nella domanda sia espressamente richiesta e successivamente verificata, almeno una delle seguenti ipotesi:
- 1) nel caso in cui i progetti proposti abbiano una ricaduta positiva effettiva in termini di incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile;
- 2) nel caso in cui, il soggetto richiedente sia in possesso del rating di legalità, che deve essere posseduto alla data di presentazione della domanda;
- 3) nel caso in cui, la sede operativa o unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata nelle aree montane così come definite ai sensi della L.R. n.2/2004 e ss.mm.ii. e individuate dalle delibere della Giunta regionale nn. 1734/2004, 1813/2009, 383/2022 e 1337/2022 (c.d. AREE MONTANE) (Appendice C);
- 4) nel caso in cui, la sede operativa o unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata nelle aree interne dell’Emilia-Romagna (Aree interne), così come individuate nell’Allegato B alla Deliberazione di Giunta n. 512/2022 (Appendice E);
- 5) nel caso in cui, la sede operativa o unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata nelle aree dell’Emilia-Romagna comprese nella carta nazionale degli aiuti di stato a finalità regionale approvata dalla Commissione Europea con Decisione C (2022)1545 final del 18.03.2022 (c.d. AREE 107.3.C) (Appendice D).
- 6) nel caso in cui gli interventi contenuti nel progetto prevedano il recupero dei materiali e la conseguente riduzione della produzione di rifiuti.
Il contributo complessivo concedibile, anche in presenza dei requisiti per ottenere l’applicazione delle premialità sopra indicate, non potrà superare la misura massima del 50% della spesa ammessa e non potrà comunque eccedere l’importo massimo di euro 80.000.
La dimensione minima di investimento ammesso pari a 20.000 euro e dovrà essere mantenuta e assicurata anche in fase di rendicontazione delle spese.
Quali interventi finanzia il Bando per il sostegno dell'imprenditoria femminile della Regione Emilia Romagna?
Il Bando finanzia interventi da realizzare sul territorio regionale a favore della crescita e del consolidamento dell’imprenditoria femminile. Gli interventi dovranno essere rivolti ad aumentare la competitività e la qualità delle imprese gestite da donne, ed evidenziare, ove possibile, lo stretto legame tra le pari opportunità, il business aziendale e la qualità del lavoro, ad esempio, in procedimenti relativi:
- all’innovazione e valorizzazione di prodotto e dei sistemi di vendita;
- al miglioramento dell’efficienza dei processi di erogazione dei servizi, all’innovazione dei servizi con particolare riferimento alla messa a punto ed alla sperimentazione di metodologie e applicazioni innovative nel campo della progettazione, dei processi e del monitoraggio;
- alla informatizzazione e alle innovazioni di processo;
- allo sviluppo innovativo dei sistemi informatici-informativi e dei processi di digitalizzazione del lavoro;
- ad implementare e diffondere metodi di promozione, acquisto e vendita on line di servizi nonché a sviluppare nuove funzioni avanzate nel rapporto con la clientela;
- a sviluppare sistemi di sicurezza informatica;
- alla riqualificazione estetica e funzionale del laboratorio/punto vendita;
- all’automatizzazione e informatizzazione dell’attività anche con acquisto di strumenti e attrezzature professionali tecnico-strumentali e tecnologiche;
- al riposizionamento strategico dell’attività;
- a implementare sistemi di controllo di gestione e valutazione economica dell’attività;
- all’introduzione di soluzioni in grado di consentire lo sviluppo di un contesto e di un’organizzazione lavorativa tali da agevolare la conciliazione delle responsabilità lavorative e di quelle familiari.
Quali spese finanzia il Bando per il sostegno dell'imprenditoria femminile della Regione Emilia Romagna?
Il Bando finanzia le spese relative a:
- a) acquisto di macchinari e attrezzature, infrastrutture telematiche e digitali (è ammissibile anche l’attrezzatura acquisita tramite leasing o noleggio nel limite dei canoni riferiti al periodo di realizzazione del progetto e relativi unicamente alla quota capitale (con esclusione, pertanto, di interessi e altre spese di gestione e del maxi-canone iniziale e/o finale).
- b) acquisto di brevetti, licenze software, cloud e servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale, necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento;
- c) consulenze, destinate all'aumento della produttività, all'innovazione organizzativa, al trasferimento delle tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti, gli studi di fattibilità e i piani d’impresa, comprensivi dell’analisi di mercato, gli studi per la valutazione dell'impatto ambientale, le spese relative ad iniziative e campagne promozionali debitamente motivate e contestualizzate.Tali spese saranno riconosciute nella misura massima del 30% della somma delle spese di cui alle lettere a+b;
- d) opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto, riconosciute nel limite massimo di 5.000 euro;
- e) costi generali nella misura massima del 5% dei costi diretti ammissibili dell’operazione, ovvero della somma delle spese di cui alle lettere a+b+c+d. Possono rientrare in questa voce le spese per la definizione e gestione del progetto (compreso l’addestramento del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste dall’utilizzo dei beni acquistati) che non sono ricomprese nelle voci di cui alle lett. a), b), c) e d) e che non fanno parte delle spese escluse.
I progetti ammessi devono essere avviati a partire dallo 01/01/2023 ed essere conclusi entro il 31/12/2023. Per essere considerate ammissibili, le fatture relative ai progetti ammessi a finanziamento debbono essere emesse ed effettivamente pagate nel periodo ricompreso tra la data dello 01/01/2023 ed il 15/02/2024.
Chi può beneficiare del contributo previsto dal Bando per il sostegno dell'imprenditoria femminile della Regione Emilia Romagna?
Possono beneficiare del contributo previsto dal Bando le PMI (micro, piccole e medie imprese, compresi consorzi, società consortili e società cooperative) con sede legale e/o operativa in Emilia-Romagna, a prevalente partecipazione femminile così individuate:
- a) le imprese individuali in cui il titolare sia una donna;
- b) le società di persone e le società cooperative in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60% dei componenti la compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute;
- c) le società di capitali in cui le donne detengano almeno i due terzi delle quote di capitale e costituiscano almeno i due terzi del totale dei componenti dell’organo di amministrazione.
Sono escluse le imprese agricole, che sono iscritte nella apposita sezione speciale della camera di commercio dedicata alle imprese agricole.
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.
Quando richiedere il contributo previsto dal Bando per il sostegno dell'imprenditoria femminile della Regione Emilia Romagna?
La trasmissione delle domande di contributo dovrà essere effettuata dalle ore 10.00 del giorno 24 febbraio 2023 alle ore 13.00 del giorno 28 marzo 2023, per interventi da realizzarsi entro il 31 dicembre 2023. La procedura di selezione delle domande e valutazione dei progetti sarà di tipo valutativo a sportello. Pertanto, la valutazione dei progetti e l’eventuale ammissione a finanziamento degli stessi sarà effettuata secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande di contributo, a prescindere dal punteggio di ammissibilità ottenuto.