Con l’attuazione delle azioni 2.6.1 e 1.3.1 del Programma Regionale FESR 2021/2027, la Regione Emilia Romagna promuove un nuovo bando finalizzato a sostenere investimenti aziendali nell’ambito dell’economia circolare. Previsti contributi a fondo perduto.
L’obiettivo è incentivare interventi capaci di ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi, in particolare attraverso azioni mirate a:
Prevenire la produzione di rifiuti;
Favorire la preparazione al riutilizzo;
Promuovere il riciclaggio dei materiali.
Il bando si inserisce in un quadro strategico ampio, coerente con le politiche regionali per la sostenibilità, come la Strategia di Specializzazione Intelligente (S3), il Patto per il Lavoro e per il Clima, e la Strategia Plastic-freER. Contribuisce inoltre al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.
La dotazione finanziaria complessiva è pari a 20 milioni di euro, così suddivisa:
15 milioni di euro destinati ai progetti riferiti all’azione 2.6.1, di cui 1 milione riservato ai progetti relativi alla filiera della moda.
5 milioni di euro destinati ai progetti riferiti all’azione 1.3.1, di cui 1 milione riservato ai progetti della filiera della moda.
Il bando prevede contributi a fondo perduto con diverse modalità:
Contributo: fino al 40% delle spese ammissibili;
Massimale: € 300.000.
Premialità
Fatto salvo il massimale previsto, l’intensità del contributo può essere aumentata di 5 punti percentuali qualora, al momento della domanda, si verifichi almeno una delle condizioni di premialità.
Azione 2.6.1
Sono previsti +5% di contributo se il progetto soddisfa almeno uno dei seguenti criteri:
Azione 1.3.1
Anche per questa azione, il contributo può aumentare di 5 punti percentuali se ricorre almeno una delle seguenti condizioni:
a) Il progetto genera nuova occupazione;
b) L’impresa è femminile o giovanile;
c) Il progetto si svolge in aree montane,
d) Il progetto si svolge in aree interne;
e) Il progetto si realizza in aree 107.3.c TFUE;
f) Il possesso del rating di legalità dà diritto a precedenza in graduatoria in caso di parità di punteggio.
Possono partecipare al bando:
Imprese e organizzazioni iscritte al Repertorio Economico Amministrativo (REA) delle Camere di Commercio territorialmente competenti, purché svolgano un’attività economica attiva.
Inoltre sono ammesse sia le imprese iscritte al Registro delle Imprese, sia altri soggetti economici iscritti solo al REA (ma non persone fisiche).
Requisiti richiesti al momento della domanda:
Iscrizione al REA e attività economica attiva;
Classificazione come micro, piccola o media impresa (PMI);
Presenza di sede legale e/o unità locale attiva in Emilia-Romagna;
Non essere in stato di liquidazione o sottoposti a procedure concorsuali, salvo i casi di continuità aziendale omologata.
Eccezione per l’Azione 2.6.1: Sono ammesse anche imprese diverse dalle PMI, a condizione che:
Svolgano servizi pubblici locali di rilevanza economica;
Dimostrino l’affidamento della gestione dei rifiuti urbani.
Sono esclusi i soggetti operanti esclusivamente nei settori della produzione primaria agricola, pesca e acquacoltura.
Sono interventi ammessi a finanziamento a valere sull’Azione 1.3.1 quelli finalizzati a riqualificare e/o riconvertire l’attività produttiva attraverso:
Sono interventi ammessi a finanziamento a valere sull’Azione 2.6.1 quelli finalizzati a riqualificare e/o riconvertire l’attività produttiva attraverso:
Tutti gli interventi, indipendentemente dall’azione di riferimento, devono soddisfare alcuni requisiti minimi fondamentali.
Devono avere un costo complessivo pari o superiore a 70.000 euro al netto dell’IVA, essere realizzati presso unità locali ubicate in Emilia-Romagna, e avviati successivamente alla presentazione della domanda. La conclusione delle attività progettuali dovrà avvenire entro il 30 giugno 2027, salvo eventuali proroghe autorizzate dall’Amministrazione.
Non sono oggetto di finanziamento:
interventi finalizzati al recupero energetico;
Progetti per la produzione di combustibili o di materiali destinati a operazioni di riempimento;
Azioni mirate esclusivamente alla riduzione delle emissioni climalteranti o al miglioramento dell’efficienza energetica o idrica.
Il contributo copre diverse voci di spesa, a condizione che siano funzionali alla realizzazione del progetto e rispettino i limiti percentuali indicati. La presenza di spese nella Voce A è obbligatoria: in caso contrario, anche in sede di rendicontazione, il contributo sarà revocato integralmente.
Voci di spesa finanziabili
a) Impianti, macchinari, attrezzature, hardware e beni strumentali, anche usati o ricondizionati, acquisiti in leasing o noleggio operativo (Voce obbligatoria)
b) Licenze software, abbonamenti, brevetti, utilizzo di servizi cloud computing o SAAS
c) Opere murarie ed edilizie, strettamente funzionali all’installazione o posa in opera di impianti e hardware Limite massimo: 30% della somma delle voci A + B
d) Consulenze specialistiche e certificazioni ambientali (es. ISO 14001, EMAS, Ecolabel, EPD, LCA ecc.) Limite massimo: 25% della somma delle voci A + B + C
e) Spese generali forfettarie Calcolate automaticamente al 5% della somma A + B + C + D. Non richiedono rendicontazione.
Le spese sono ammissibili solo se sostenute dopo la presentazione della domanda. Fatture con data anteriore non saranno accettate.
In caso di acquisto di beni usati, è necessario dimostrarne il valore di mercato, la conformità tecnica e l’assenza di altri contributi.
I progetti devono essere:
avviati dopo la domanda,
conclusi entro il 30 giugno 2027 (eventuale proroga massima: 6 mesi),
con tutti i beni collaudati, funzionanti e i contratti perfezionati entro tale data.
Non sono ammesse le seguenti spese:
Dal 26 maggio 2025, ore 10.00, al 26 giugno 2025, ore 13.00
La procedura di selezione dei progetti proposti sarà di tipo valutativo a graduatoria
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La Regione Marche mette a disposizione oltre 20 milioni di euro per sostenere le imprese in interventi di efficientamento energetico, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 30% le emissioni di gas serra rispetto alla situazione iniziale. Possono partecipare tutte le imprese, di ogni dimensione, operanti in settori come industria, costruzioni, commercio, trasporti, energia, servizi tecnici e altri.
Gli investimenti ammissibili includono, ad esempio, impianti da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, sostituzione di impianti o macchinari ad alta efficienza, e miglioramenti energetici sugli edifici produttivi.
Il contributo pubblico può arrivare a coprire fino al 100% dei costi, combinando fondo perduto e finanziamento agevolato a tasso zero.
La procedura è a sportello, con domande valutate in ordine di arrivo. Le imprese potranno presentare richiesta dalle ore 10:00 del 23 luglio alle ore 10:00 del 25 luglio 2025.
La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.
Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento:
Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.
Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.
Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.
Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.
La Regione Lombardia finanzia nuovamente il bando “Verso la certificazione della parità di genere”, destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede in Lombardia.
A disposizione oltre 4,6 milioni di euro in contributi a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili.
Due le linee di finanziamento:
Linea A: servizi di consulenza per accompagnare l’impresa nel percorso verso la certificazione;
Linea B: copertura dei costi per ottenere la certificazione.
La Linea A può essere richiesta solo insieme alla Linea B. È invece possibile richiedere solo la Linea B.
I voucher vanno da 2.000 a 9.000 euro, in base alla dimensione aziendale. La certificazione deve essere ottenuta entro 180 o 240 giorni, in base alla linea scelta.
Le domande possono essere già essere presentate online, con procedura a sportello.
Scadenza: 30 giugno 2027, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse.