MIMIT: contributi a fondo perduto per processi produttivi sostenibili

Nell’ambito della Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” del PNRR, il sottoinvestimento 7.1 mira a promuovere la sostenibilità e la competitività nel sistema produttivo tramite contributi a fondo perduto.

Tra gli obiettivi principali, il sostegno alla transizione ecologica attraverso la produzione di tecnologie sostenibili come batterie, pannelli solari e pompe di calore, la produzione di energia rinnovabile per autoconsumo con impianti dedicati (esclusa la biomassa), e il miglioramento della sostenibilità dei processi produttivi, puntando su efficienza e riduzione degli sprechi.

Un’iniziativa che guarda al futuro, incentivando l’innovazione e il rispetto dell’ambiente.

 

CONTRIBUTI

Il bando prevede contributi a fondo perduto per i progetti idonei. Tali agevolazioni sono finalizzate a coprire i costi diretti legati al raggiungimento degli obiettivi ambientali o alla maggiore efficienza energetica, come specificato nel regime SA.109439 (2023/N) e nel decreto del 14 settembre 2023​.
Il calcolo dell’importo di aiuto varia in base alla metodologia applicata:
  • Metodologia diretta: Per progetti fino a 50 milioni di euro, copre i costi direttamente associati agli obiettivi;
  • Metodologia differenziale: Per progetti oltre 50 milioni di euro, si calcola la differenza tra i costi del progetto e i risparmi ottenuti rispetto alla situazione senza aiuto, considerando costi operativi e benefici aggiuntivi come il "premio verde"​.

 

REQUISITI DEI BENEFICIARI

I principali beneficiari del sottoinvestimento 7.1 del PNRR sono:
  • Imprese con domande di contratti di sviluppo già presentate, ma attualmente sospese per mancanza di risorse;
  • Imprese che presentano nuove domande in seguito alla pubblicazione della circolare, a condizione che i progetti proposti rispettino i requisiti previsti dalla normativa vigente, inclusi gli obiettivi del PNRR e la conformità al regime SA.109439 (2023/N).

 

FORNITORI

Pur non specificando un elenco preciso di fornitori, la circolare richiede che i progetti rispettino il principio DNSH (Do No Significant Harm).

Questo implica che tutte le attività devono essere conformi alle normative europee e nazionali, escludendo interventi legati ai combustibili fossili o altre iniziative che possano causare danni significativi all’ambiente.

 

SPESE AMMISSIBILI

Le spese ammissibili comprendono:
  • Progetti per la tutela ambientale, volti alla riduzione delle emissioni di gas serra;
  • Interventi di efficienza energetica, come la riqualificazione di impianti o l’adozione di tecnologie più efficienti;
  • Progetti per l'uso di fonti rinnovabili (esclusivamente per l’autoconsumo) che includono tecnologie avanzate come l'idrogeno rinnovabile e sistemi di cogenerazione ad alto rendimento;
  • Iniziative legate all'economia circolare, promuovendo il riciclo dei materiali e un uso più sostenibile delle risorse​.

Nello specifico i costi ammissibili includono:

  • Spese direttamente connesse agli obiettivi ambientali, come interventi per ridurre le emissioni di gas serra e aumentare l'efficienza energetica;
  • Investimenti in infrastrutture e apparecchiature per migliorare l'efficienza energetica o per l'uso di energia rinnovabile, conformi agli articoli 38 e 41 del Regolamento GBER;
  • Progetti di decarbonizzazione con utilizzo di idrogeno rinnovabile o tecnologie “hydrogen-ready”.

SPESE NON AMMISSIBILI

Sono esclusi dall’ammissibilità:
  • Attività collegate ai combustibili fossili, con rare eccezioni legate alla produzione di energia elettrica e/o calore da gas naturale conforme alle condizioni stabilite;
  • Progetti con emissioni di gas serra superiori ai parametri di riferimento nel sistema ETS dell'UE, salvo casi in cui l'uso temporaneo di combustibili fossili è giustificato per una rapida transizione​.
 

Ammissibilità delle spese e avvio dei progetti
Le spese ammissibili decorrono dalla data di presentazione delle domande, fissata a partire dalle ore 12:00 dell’11 novembre 2024. I progetti devono rispettare i requisiti previsti dalla circolare, seguendo l’ordine cronologico di presentazione e nei limiti delle risorse disponibili.

Termine dei progetti
I progetti devono essere completati entro i termini stabiliti dal PNRR, in particolare rispettando target e milestone previsti per la Missione 1 – Componente 2 – Investimento 7, con scadenza fissata al T2/2026. Il rispetto di queste tempistiche è fondamentale per garantire il corretto utilizzo delle risorse e il raggiungimento degli obiettivi del Piano.

Tempi di Rendicontazione
Le imprese beneficiarie devono attenersi alle procedure di rendicontazione stabilite dal Ministero e dalle normative del PNRR. Sono previste verifiche regolari sui target e le milestone. La conformità a queste regole è necessaria per evitare eventuali revoche del contributo.

Le agevolazioni possono essere revocate in caso di:

  • Mancato rispetto delle linee guida DNSH durante la realizzazione degli investimenti.
  • Non conformità ai requisiti della circolare.
  • Irregolarità nella rendicontazione o nell'attuazione dei progetti​.

 

La circolare non fornisce dettagli specifici, ma per le agevolazioni legate al PNRR si applicano le norme del regolamento (UE) n. 651/2014 e della normativa nazionale sugli aiuti di Stato.

La cumulabilità dei contributi è ammessa solo se non si supera l’intensità massima di aiuto prevista per ogni intervento, evitando così il doppio finanziamento delle stesse spese, come stabilito dall’articolo 9 del regolamento (UE) 2021/241.

I beneficiari devono dichiarare tutte le fonti di finanziamento pubblico ricevute per i progetti presentati, consentendo a Invitalia di verificare il rispetto delle regole di cumulabilità e conformità.

 

MODALITA' E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 dell’11 novembre 2024.

Le imprese dovranno predisporre e inviare la documentazione rispettando le indicazioni fornite nel sito ufficiale di Invitalia, seguendo rigorosamente l’ordine cronologico di ricezione.

L’Agenzia verifichera:

  • La conformità ai requisiti del PNRR;
  • Il rispetto del principio DNSH;
  • L’ammissibilità economica e tecnica dei progetti, in linea con il regime SA.109439 (2023/N).

In caso di esaurimento delle risorse, le domande saranno trasferite allo sportello ordinario dei Contratti di sviluppo.

 

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È online il terzo articolo della rubrica 5.0 SMART, nata per aiutare imprenditori e manager a comprendere come sfruttare al meglio e in maniera intelligente gli incentivi del Piano Transizione 5.0.

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