Dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale arriva il Bando Temporary Export Manager (TEM) Digitali, finalizzato a finanziare l’inserimento, nelle piccole imprese manifatturiere italiane, di un temporary export manager (TEM) con competenze digitali, attraverso l'erogazione di un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher.
L'incentivo rientra nell’ambito della strategia innovativa di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, lanciata dal MAE col Patto per l’Export, incentrato sul rafforzamento dell’export tramite la progressiva transizione del mondo imprenditoriale verso l’utilizzo sempre più capillare e diffuso della digitalizzazione.
Le risorse a disposizione per i Voucher TEM Digitali ammontano complessivamente a 50.000.000 di euro.
Possono fare richiesta di contributo le piccole imprese manifatturiere, con meno di 50 dipendenti, situate in tutto il territorio nazionale.
Sono ammesse anche le reti tra micro e piccole imprese.
La consulenza dei Temporary Export Manager deve essere finalizzata a supportare i processi di internazionalizzazione attraverso:
I professionisti intenzionati a iscriversi nell’elenco dei Temporary Export Manager con competenze digitali, istituito dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazional, dovranno possedere i seguenti requisiti:
Quando presentare domanda
Al momento il MAE ha reso noto che il bando partirà il prossimo 9 marzo 2021 e che l' incentivo sarà gestito da Invitalia.
Nei prossimi saranno resi pubblici i termini per la presentazione delle domande da parte delle imprese interessate a richiedere il voucher.
Simest sostiene le imprese italiane per effettuare investimenti produttivi, patrimoniali, digitali, ecologici e alla formazione per rafforzare la presenza in America centrale o meridionale.
Possono accedere imprese italiane attive e in regola con sede legale e operativa in Italia, con interessi strategici nei Paesi target.
Importo massimo finanziabile: l’importo massimo dell’Intervento Agevolativo che può essere richiesto è pari al minore tra:
Previsto un contributo a fondo perduto, compreso nell' importo massimo finanziabile sopracitato (Cofinanziamento) fino al 10% dell’importo o fino al 20% in alcuni casi, nei limiti del “de minimis”.
Domande già presentabili online, fino a esaurimento delle risorse disponibili.
Procedura a sportello
CCIAA Maremma e Tirreno, CCIAA Firenze: contributi a fondo perduto per internazionalizzazione, sostenibilità, digitalizzazione e creazione di società benefit
Quattro bandi attivi per le MPMI delle province di Livorno, Grosseto e Firenze.
Internazionalizzazione – CCIAA Maremma e Tirreno
Contributo: 70% fino a 2.500 euro
Domande: fino al 21 novembre 2025
Turismo sostenibile – CCIAA Maremma e Tirreno
Contributo: 50% fino a 3.000 euro
Domande: fino al 21 novembre 2025
Creazione di società benefit – CCIAA Maremma e Tirreno
Contributo: 70% fino a 4.000 euro
Domande: fino al 21 novembre 2025
Doppia transizione digitale ed ecologica – CCIAA Firenze
Contributo:
50% per digitalizzazione (fino a 8.000 euro)
70% per transizione energetica (fino a 6.000 euro)
Domande: dal 22 aprile al 9 maggio 2025
Tutti i bandi sono a sportello, con risorse limitate e valutazione in ordine cronologico.
Premialità aggiuntive fino al 10% del contributo se si possiedono alcune caratteristiche.
Previsto anche un contributo aggiuntivo di 250 euro per le imprese in possesso del rating di legalità.
Tutti i dettagli nella news
Nuovo bando MIMIT: 320 milioni di euro per le PMI che investono in energia rinnovabile
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato un bando da 320 milioni di euro per supportare le PMI italiane nell’investimento in energia rinnovabile.
L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici e mini eolici destinati all’autoconsumo, sistemi di accumulo energetico e diagnosi energetiche.
Le risorse sono destinate per il 40% alle regioni del Sud Italia e per un altro 40% alle micro e piccole imprese.
Le agevolazioni prevedono contributi fino al 40% per le piccole imprese, 30% per le medie imprese, 30% per i sistemi di stoccaggio e 50% per la diagnosi energetica.