Fondo per la Sicurezza della Camera di Commercio di Modena

La Camera di Commercio di Modena, unitamente ai Comuni aderenti all'iniziativa, ha istituito un Fondo provinciale per la Sicurezza, che prevede la concessione di contributi a fondo perduto in favore delle piccole imprese della provincia di Modena che vogliono dotarsi di un sistema di sicurezza per contrastare il problema della microcriminalità. 

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto 

Possono presentare domanda le piccole imprese in attività, esercenti attività economiche in posto fisso che non abbiano ottenuto la liquidazione del contributo del Fondo Sicurezza, in riferimento alla stessa localizzazione, almeno una volta negli ultimi tre anni (2017,2018,2019).

Cosa finanzia il bando  

Il bando finanzia l'acquisto e l'installazione di sistemi di sicurezza.

Quali sono le spese ammissibili 

Sono ammissibili a contributo le spese sostenute per l'acquisto di:

  • Sistemi di videoallarme antirapina in grado di interagire direttamente con gli apparati in essere presso le sale e le centrali operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, conformemente ai principi predisposti dal Garante per la protezione dei dati personali in materia di videosorveglianza;
  • Sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico e nebbiogeni;
  • Altri sistemi passivi quali casseforti, blindature, antitaccheggio, inferriate, vetri antisfondamento e sistemi integrati di verifica, contabilizzazione e stoccaggio denaro (l’elenco è esaustivo).

Per tutte le tipologie è ammissibile solo l’acquisto di beni nuovi.

Misura del contributo a fondo perduto

Il fondo prevede la concessione di un contributo a fondo perduto del 40 % fino ad un massimo di:

  • 2.400,00 euro per sistemi di videoallarme antirapina;
  • 960,00 euro per sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico e nebbiogeni, alti sistemi passivi quali casseforti, blindature, antitaccheggio, inferriate, vetri antisfondamento e sistemi integrati di verifica, contabilizzazione e stoccaggio denaro. 

Nel caso in cui l'unità locale presso la quale si realizza l'intervento sia situata in uno dei comuni aderenti al fondo per la sicurezza, il contributo concesso sale al 50 % fino ad un massimo di:

  • 3.000,00 euro per i sistemi di videoallarme antirapina;
  • 1.200,00 euro per sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico e nebbiogeni, alti sistemi passivi quali casseforti, blindature, antitaccheggio, inferriate, vetri antisfondamento e sistemi integrati di verifica, contabilizzazione e stoccaggio denaro. 

 

Quando presentare domanda  

Le domande di contributo dovranno essere presentate, esclusivamente in modalità telematica, dalle ore 10.00 del 2 marzo alle ore 20.00 del 31 marzo 2020.

Potrebbe interessarti anche...

Dal 10 settembre 2019 riaprirà il Fondo Sicurezza della Camera di Commercio di Modena con l’importante novità che potranno fare domanda le imprese di tutti i settori economici.

 

Domande dal 17 al 31 maggio per ottenere contributi a fondo perduto per l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza contro la microcriminalità.
News & Eventi
Esclamativa 16/09/2024 Regione Umbria: Bando SMARTup

Con il Bando SMARTup, la Regione Umbria intende sostenere la nascita, lo sviluppo ed il consolidamento di start-up innovative. 

L’aiuto concedibile consiste in un contributo a fondo perduto pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile.

Esclamativa 13/09/2024 Regione Umbria: Bando Travel

Il presente bando mira a supportare progetti di internazionalizzazione e di promozione internazionale realizzati da piccole e medie imprese, singolarmente o in aggregazione o tramite i consorzi. 

Il contributo concesso alla singola PMI è pari al 50% delle spese ammesse ed è pari al 50% per le aggregazioni.

Esclamativa 12/09/2024 Bando Parco Agrisolare SUD

La misura Parco Agrisolare prevede contributi a fondo perduto per l’installazione di pannelli fotovoltaici su tetti e coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.