Regione Veneto: Incentivi per progetti di innovazione di imprese e professionisti

Stanziati dalla Regione Veneto 8.000.000 di euro per finanziare il  Bando di concessione di agevolazioni regionali a favore di imprese e liberi professionisti a sostegno di progetti di innovazione, di cui 2.400.000 euro riservati ai liberi professionisti, alle associazioni professionali e alle società tra professionisti.

Chi può richiedere i benefici previsti

Possono fruire dei benefici previsti dal bando:

  • Le imprese di qualunque dimensione (PMI e grandi imprese),
  • I liberi professionisti,
  • Le associazioni professionali (compresi gli “studi associati”),
  • Le società tra professionisti.

Le imprese devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese tenuto presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio. Sono ammesse anche le imprese estere, purché aventi sede legale in uno Stato membro dell’Unione Europea e aventi almeno un’unità locale in Veneto regolarmente registrata nel repertorio economico amministrativo (REA). A pena di inammissibilità, le società di capitali devono aver rispettato gli obblighi di pubblicazione del bilancio previsti dagli articoli 2435 e 2478 bis del Codice Civile;
  • Avere almeno un’unità locale situata in Veneto, risultante dalla visura camerale, in cui saranno realizzate le attività finanziate con il bando;
  • Svolgere un’attività, principale o secondaria, appartenente alla classificazione “C – Attività manifatturiere” (da codice ATECO “10” fino a codice ATECO “33.20.09”). Alla stessa attività deve anche riferirsi l’intervento finanziato con il presente bando.

 I liberi professionisti richiedenti l’agevolazione devono rispettare i seguenti requisiti specifici:

  • Avere partita IVA attiva;
  • Essere regolarmente iscritti all’ordine o collegio professionale, oppure essere aderenti ad associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e in possesso dell’attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi prestati rilasciato ai sensi della Legge 14 gennaio 2013, n. 4 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”, articoli 4, 7 e 8;
  • Avere identificato all’interno del territorio della regione Veneto il luogo di esercizio prevalente dell’attività così come riportato nella “Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA”.

Le associazioni professionali e gli studi associati richiedenti l’agevolazione devono rispettare i seguenti requisiti:

  • Avere partita IVA attiva;
  • Essere costituite nel rispetto delle vigenti leggi professionali e, limitatamente alle professioni non organizzate, dell’articolo 2 della legge 14 gennaio 2013, n. 4 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”;
  • Avere identificato all’interno del territorio della regione Veneto il luogo di esercizio prevalente dell’attività così come riportato nella “Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA”;
  • Rispettare, in caso di professioni non organizzate, le norme di pubblicità e conoscibilità previste agli articoli 4 e 5 della legge 14 gennaio 2013, n. 4. 3.5;

Le società tra professionisti richiedenti l’agevolazione devono rispettare i seguenti requisiti specifici:

  • Rispettare le norme stabilite con Decreto del Ministero della Giustizia 8 febbraio 2013, n. 34 ed essere costituite ai sensi dell’articolo 10, commi da 3 a 11, delle Legge 12 novembre 2011, n. 183;
  • Avere almeno un’unità locale situata in Veneto, risultante dalla visura camerale, in cui saranno realizzate le attività finanziate con il presente bando;
  • Le società tra avvocati previste dal D.lgs. 2 febbraio 2001, n. 96, devono rispettare le disposizioni specifiche disciplinate all’articolo 4-bis della Legge 31 dicembre 2012, n. 247.

Ciascun soggetto può presentare una sola domanda di agevolazione. Le società tra professionisti, le associazioni professionali e gli studi associati che presentano una domanda di agevolazione
precludono alla possibilità del singolo socio o associato di presentare una propria domanda di agevolazione; eventuali domande di agevolazione presentate da quest’ultimo saranno dichiarate non ricevibili.

Cosa finanzia il bando

Per le imprese sono agevolabili gli interventi di «innovazione di processo» e/o di «innovazione dell’organizzazione». Gli interventi devono obbligatoriamente prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, diretti ad aumentare il livello di efficienza e/o di flessibilità nello svolgimento delle funzioni aziendali, in grado di consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0.
 

Per i liberi professionisti, le associazioni professionali, gli studi associati e le società tra professionisti sono agevolabili gli interventi di innovazione o trasformazione digitale dell’attività professionale. Gli interventi devono obbligatoriamente prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, diretti ad aumentare il livello di efficienza e/o di flessibilità nello svolgimento dell’attività professionale.

Quali sono le spese ammissibili

L’intervento di innovazione di processo e/o di innovazione dell’organizzazione comprende le seguenti tipologie di spese:

  • Servizi di consulenza per l’innovazione (consulenza esterna) di natura tecnica utilizzati esclusivamente ai fini dell’intervento d’innovazione;
  • Costi delle conoscenze, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato e utilizzati esclusivamente ai fini dell’intervento d’innovazione; 
  • Costi di esercizio, relativi ai costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili all’intervento d’innovazione e i costi accessori relativi all’ottenimento del finanziamento agevolato;
  • Investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, compresi negli elenchi ministeriali relativi a “Industria 4.0”.

Le spese di investimento in beni strumentali materiali e immateriali, relativi a “Industria 4.0”, sono sempre sostenute in forma mista, ossia con un contributo a fondo perduto e con un finanziamento agevolato. Le altre spese sopra indicate sono sostenute solo con un contributo a fondo perduto.

L’intervento di innovazione o trasformazione digitale comprende le seguenti tipologie di spese:

  • Progettazione, sviluppo e produzione di una nuova architettura telematica (esclusi i costi di successiva manutenzione) funzionale all’innovazione o trasformazione digitale dell’attività professionale;
  • Investimenti in beni strumentali materiali: acquisto di strumenti e attrezzature nuovi e professionali, per l’innovazione o trasformazione digitale dell’attività professionale. Tali beni devono essere installati nella sede di svolgimento del progetto, ovvero posti a servizio esclusivo dell’attività professionale svolta nella sede. Sono sempre esclusi i beni non capitalizzati (ossia i beni consumabili o di vita utile inferiore a un anno), gli arredi e mobili per l’ufficio, i leasing o le locazioni finanziarie;
  • Investimenti in beni strumentali immateriali: brevetti, software, conoscenze e know how tecnico, funzionali all’innovazione o trasformazione digitale dell’attività professionale;
  • Costi di esercizio, relativi ai costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili all’intervento di innovazione o trasformazione digitale e i costi accessori relativi all’ottenimento del finanziamento agevolato.

Le spese di investimento in beni strumentali materiali e immateriali sono sempre sostenute in forma mista, ossia con un contributo a fondo perduto e con un finanziamento agevolato. Le altre spese sopra indicate sono sostenute solo con un contributo a fondo perduto.

Misura del contributo a fondo perduto 

Le agevolazioni vengono concesse in forma mista di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, nella misura e nei casi di seguito specificati:

Associazioni professionali e Società tra professionisti  

  • CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: 50% del totale delle spese preventivate e riconosciute ammissibili;
  • QUOTA FONDO AGEVOLATO: 25% per le spese d’investimento in beni strumentali materiali e immateriali;
  • QUOTA FINANZIATORE:  25% per le spese d’investimento in beni strumentali materiali e immateriali;

SPESA MINIMA: 30.000 euro

SPESA MASSIMA: 70.000 euro

Micro, piccole e medie imprese

  • CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: 50% del totale delle spese preventivate e riconosciute ammissibili;
  • QUOTA FONDO AGEVOLATO: 25% per le spese d’investimento in beni strumentali “Industria 4.0”;
  • QUOTA FINANZIATORE:  25% per le spese d’investimento in beni strumentali “Industria 4.0”;

SPESA MINIMA: 100.000 euro

SPESA MASSIMA: 500.000 euro

Grandi Imprese

  • CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: 20% del totale delle spese preventivate e riconosciute ammissibili;
  • QUOTA FONDO AGEVOLATO: 40% per le spese d’investimento in beni strumentali “Industria 4.0”;
  • QUOTA FINANZIATORE:  40% per le spese d’investimento in beni strumentali “Industria 4.0”;

SPESA MINIMA: 500.000 euro

SPESA MASSIMA: 1.000.000 euro 

Il finanziamento agevolato è composto da due quote paritarie, così determinate:

  • una quota di provvista pubblica, a tasso zero, agevolata (“Quota Fondo”), con assunzione del rischio di mancato rimborso da parte del Beneficiario e a carico del Fondo per la parte di competenza;
  • una quota di provvista privata, messa a disposizione dal Finanziatore (“Quota Finanziatore”) ad un tasso non superiore al “Tasso Convenzionato”.

Saranno applicate le seguenti condizioni:

  • durata massima di rimborso 7 anni comprensivi di eventuale preammortamento (escluso quello tecnico per allineamento scadenze);
  • rimborso a rate semestrali posticipate scadenti a fine trimestre solare.

 Il soggetto richiedente l’agevolazione potrà individuare il Finanziatore nell’ambito delle banche e degli intermediari finanziari convenzionati con Veneto Sviluppo.

Quando presentare domanda

Sono previste due differenti finestre di presentazione in base alla tipologia di soggetto richiedente, secondo quanto riportato di seguito:

PROFESSIONISTI: dalle ore 10.00 del 5 luglio 2021 alle ore 17.00 del 12 luglio 2021;

IMPRESE: dalle ore 10.00 del 19 luglio alle ore 17.00 del 26 luglio 2021. 

Gli interventi sono selezionati in conformità alla procedura valutativa a graduatoria.

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  • Favorire lo sviluppo e la nascita di imprese distribuite sul territorio regionale dell’Umbria.
  • Promuovere l'accessibilità e la sostenibilità delle strutture.
  • Creare un’offerta turistica omogenea sotto il marchio "Prodotto Umbria" su tutto il territorio regionale.

I finanziamenti prevedono una copertura fino al 50% delle spese ammissibili in regime de minimis.

Per gli aiuti diretti alle PMI, il contributo è del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese, con la possibilità di poter essere incrementato del 15% in alcune aree specifiche del territorio.

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Novità principali:

  • Formazione per nuove assunzioni: contributi disponibili anche per personale non ancora assunto;
  • Progetti innovativi: finanziamento di iniziative legate a welfare aziendale e benessere organizzativo;
  • Corsi interaziendali: possibilità di collaborazioni tra imprese;
  • Tempistiche ampliate: estensione a 12 mesi per completare i progetti formativi.

Previsti contributi a fondo perduto a partire dal 60% della spesa ammessa.

Date in aggiornamento

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Il bando offre un contributo a fondo perduto che copre il 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 150.000 euro per ogni progetto​.

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