Regione Veneto: Contributi a fondo perduto per l'efficientamento energetico e la riduzione dei gas climalteranti

La Regione Veneto ha pubblicato un bando per la concessione di contributi a fondo perduto in favore delle imprese che realizzino interventi di:

  • Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti tramite il monitoraggio continuo dei flussi energetici e l’elaborazione delle buone prassi aziendali;
  • Installazione di impianti ad alta efficienza, di sistemi e componenti in grado di contenere i consumi energetici nei processi produttivi, nonché l’utilizzo di energia recuperata dai cicli produttivi;
  • Installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo, la cogenerazione industriale,
  • Efficientamento energetico di immobili produttivi;
  • Realizzazione di audit energetici.

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto

Possono fare richiesta di contributo le micro, piccole e medie imprese venete con codice ATECO 2007 compreso tra quelli specificati nell'allegato B del bando. 

Cosa finanzia il bando 

Sono ammissibili a contributo i progetti che si articolano nelle seguenti tre fasi:

 

  • Fase 1: valutazione ante intervento del fabbisogno energetico annuo complessivo dell'unità operativa oggetto del progetto e individuazione delle opportunità di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni di gas climalteranti attraverso diagnosi energetica. 
  • Fase 2: elaborazione e sviluppo del progetto di contenimento dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti tramite i seguenti interventi che devono essere compresi tra quelli suggeriti dalla diagnosi di cui alla fase 1  e avviati successivamente alla data della diagnosi stessa, a pena di decadenza del contributo concesso, con conseguente revoca totale dello stesso:
  • a) sostituzione di macchinari o componenti con macchinari o componenti che comportino una riduzione dimostrata dei consumi elettrici/termici rispetto alla situazione antecedente l’intervento, anche calcolata per unità di prodotto;
  • b) sostituzione di cicli produttivi con cicli che comportino una riduzione dimostrata dei consumi elettrici/termici rispetto alla situazione antecedente l’intervento, anche calcolata per unità di prodotto;
  • c) installazione di sistemi e componenti (quali ad esempio sostituzione di motori elettrici, installazione di inverter, rifasamento, sostituzione di gruppi di continuità, sistemi di controllo) in grado di contenere i consumi energetici nei processi produttivi (con particolare riferimento ai settori “Energy intensive”, al settore commerciale e al settore turistico);
  • d) installazione di dispositivi per il riutilizzo dell’energia/calore recuperata/o dai cicli produttivi;
  • e) interventi definiti di tipo “soft” (quali, ad esempio, l’installazione di impianti di sensoristica, di sistemi per la gestione e il monitoraggio dei consumi energetici e simili): possono essere effettuati soltanto con la realizzazione conseguente di interventi cosiddetti di tipo “hard” (quali ad esempio la riconfigurazione/sostituzione di macchinari, l'inserimento di nuovi filtri/motori, ecc.)
  • f) interventi diretti all'efficientamento energetico negli edifici delle unità operative  (es. infissi, isolanti, materiali per l’eco-edilizia, coibentazioni compatibili con i processi produttivi). Non sono ammissibili a contributo gli interventi di natura strutturale sugli immobili;
  • g) sostituzione degli apparecchi illuminanti (per interni ed esterni) ricorrendo a tecnologie LED e/o installazione di dispositivi autonomi per il controllo dell'accensione, della regolazione e dello spegnimento dei corpi illuminanti (sensori di presenza e/o prossimità, fotocellule, timer, ecc.);
  • h) installazione di impianti di cogenerazione e di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile finalizzati all'autoconsumo, cioè destinati a produrre energia utilizzata per lo svolgimento dell’attività dell'impresa nell’unità operativa oggetto dell’intervento. 
  • Fase 3: valutazione post intervento di raggiungimento dell’obiettivo di progetto nonché di risparmio energetico e di riduzione di emissioni di gas climalteranti attraverso, alternativamente:
  • a) relazione tecnica asseverata che illustri gli obiettivi in termini di risparmio energetico e di riduzione di emissioni di gas climalteranti conseguiti e la loro coerenza con la diagnosi energetica ante intervento;
  • b) diagnosi energetica.

Quali sono le spese ammissibili 

Sono ammissibili a contributo le seguenti spese:

  • a) Costi relativi all’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, sistemi, componenti, nonché le relative spese di montaggio e allacciamento; le spese relative al software di base, indispensabile al funzionamento di una macchina, di un impianto o di una attrezzatura, concorrono alla spesa relativa alla macchina governata dal software medesimo;
  • b) Costi relativi a lavori edilizi e impiantistici, anche per la produzione di energia da fonte rinnovabile, strettamente connessi e dimensionati  rispetto al programma di investimenti. Le spese di progettazione, direzione lavori e collaudo, incluse nei costi di cui alla presente lettera b), sono ammissibili nel limite massimo di euro 10.000,00 (diecimila/00);
  • c) Spese tecniche per le diagnosi energetiche, ante intervento nella Fase 1 e post intervento nella Fase 2. Tali spese sono ammissibili nel limite massimo di euro 5.000,00 (cinquemila/00) ciascuna.
  • d) Spese per il rilascio, da parte di organismi accreditati da ACCREDIA o da corrispondenti organismi esteri per la specifica norma da certificare, delle certificazioni di gestione ambientale o energetica conformi EMAS e alle norme ISO 50001 e EN ISO 14001 nel limite massimo di euro 10.000,00 (diecimila/00);
  • e) Premi versati per le garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari, purché relativi alla fideiussione funzionale all'ottenimento dell'erogazione di un anticipo del contributo concesso.

Misura del contributo a fondo perduto

Il bando prevede la concessione di un contributo a fondo perduto, pari al 30 % delle spese ammissibili fino a :

  • massimo € 150.000 a fronte di una spesa di pari o superiore a € 500.000;
  • minimo € 24.000 a fronte di una spesa pari o superiore a € 80.000. 

Quando presentare domanda 

Sarà possibile presentare domanda, esclusivamente per via telematica, dalle ore 10.00 del 15 aprile 2020 fino alle ore 17.00 del 10 settembre 2020.

 

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Le micro, piccole e medie imprese venete, anche in forma aggregata, possono ottenere un contributo a fondo perduto fino al 50 % delle spese sostenute per l’acquisizione di servizi specialistici per l’internazionalizzazione. 


 

Al via dal 10 dicembre 2019 e fino al 18 febbraio 2020 il Bando della Regione Veneto per la concessione di contributi a fondo perduto del 50% per progetti di internazionalizzazione di distretti industriali, reti innovative regionali e aggregazioni di imprese veneti.
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