Il bando rappresenta uno strumento strategico per sostenere le imprese dell'Emilia-Romagna nello sviluppo di tecnologie critiche STEP, in linea con le priorità europee e regionali. L’obiettivo è favorire l’innovazione, la resilienza economica e la sostenibilità ambientale e sociale del sistema produttivo.
Obiettivi specifici
Azione 1.6.1: sviluppo e produzione di tecnologie critiche e rafforzamento delle relative filiere;
Azione 1.6.2: supporto a progetti di ricerca e innovazione legati a tecnologie critiche con alto livello di maturità tecnologica (TRL).
Le tecnologie (Step) ammissibili devono essere innovative o contribuire alla riduzione delle dipendenze strategiche dell’Unione Europea e avere un impatto economico concreto per essere immesse sul mercato.
È prevista la possibilità di accedere all’IT4LIA AI Factory e ai relativi servizi, per applicazioni pratiche delle tecnologie STEP.
I progetti devono essere coerenti con:
Il Patto per il Lavoro e per il Clima;
Il Documento Strategico Regionale 2021–2027 (DSR);
La Strategia di Specializzazione Intelligente (S3);
L’Agenda 2030 e l’Agenda Digitale – Data Valley 2020–2025;
I criteri approvati dal Comitato di Sorveglianza del Programma FESR.
Il bando promuove:
La transizione digitale ed ecologica;
L’inclusione sociale e la parità di genere;
Il raggiungimento degli obiettivi climatici dell’UE (almeno il 30% delle risorse è destinato a questa finalità).
La dotazione complessiva è pari a 30 milioni di euro, così suddivisi:
25 milioni per l’Azione 1.6.1 (investimenti produttivi);
5 milioni per l’Azione 1.6.2 (ricerca e sviluppo).
Il contributo previsto dal bando è a fondo perduto, senza obbligo di restituzione, a condizione che vengano rispettate tutte le norme di ammissibilità e le modalità di rendicontazione previste.
I progetti possono essere finanziati nell’ambito di uno dei seguenti regimi:
Regime “de minimis”, ai sensi del Regolamento (UE) 2023/2831;
Regime di esenzione, secondo il Regolamento (UE) 2014/651 e successive modifiche:
Art. 14 e 17: per investimenti localizzati in aree assistite;
Art. 25: per progetti di ricerca e sviluppo;
Art. 47: per investimenti che non sarebbero realizzabili senza l’aiuto, da dimostrare tramite piano economico-finanziario.
Qualora il regime prescelto in domanda non risultasse confermabile in fase istruttoria, l’Amministrazione potrà riclassificarlo automaticamente nel regime “de minimis”.
Intensità del contributo per INVESTIMENTI (Azione 1.6.1):
Intensità del contributo per RICERCA E SVILUPPO (Azione 1.6.2):
Il contributo non è cumulabile, per le stesse spese, con altri aiuti di Stato (compresi quelli in “de minimis”), salvo eccezioni specifiche:
Agevolazioni concesse sotto forma di garanzie;
Finanziamenti soggetti a rendicontazione, per i quali sia obbligatorio riportare il CUP nei giustificativi di spesa.
Il contributo è invece cumulabile con agevolazioni che non costituiscono aiuti di Stato, purché vengano rispettate le norme delle rispettive basi giuridiche.
In ogni caso, deve essere sempre rispettato il divieto di doppio finanziamento.
Possono partecipare al bando:
Imprese singole costituite in forma di società di capitali, sia PMI sia grandi imprese;
Ogni impresa può presentare una sola domanda.
Le imprese devono:
Essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese;
Avere almeno due bilanci depositati, oppure, se neocostituite, un capitale sociale sottoscritto e versato pari almeno all’importo del contributo richiesto;
Esercitare un’attività economica produttiva ai sensi dell’art. 2195 del Codice Civile;
Non trovarsi in liquidazione giudiziale, concordato preventivo o altre procedure concorsuali;
Non essere destinatarie di provvedimenti di decadenza, sospensione o divieto;
Non essere “impresa in difficoltà” salvo eccezioni;
Avere sede legale o unità locale attiva in Emilia-Romagna, oppure impegnarsi ad attivarla entro il 31 dicembre 2026 (pena la revoca del contributo).
Le imprese con sede all’estero sono ammesse al bando solo se in possesso di:
Personalità giuridica riconosciuta nel proprio Stato di origine;
Documentazione tradotta in lingua italiana;
Possesso dei sopracitati requisiti 2, 3 e 4.
Per quanto riguarda l’affidabilità economico-finanziaria, le imprese che hanno almeno un bilancio depositato devono dimostrare di rispettare una delle seguenti due condizioni:
Condizione A: coerenza tra capitale netto, sostenibilità del progetto e capacità di sostenere l’onerosità finanziaria;
Condizione B: disponibilità di risorse finanziarie sufficienti, ossia la somma tra mezzi propri e finanziamenti bancari deve essere almeno pari al costo complessivo del progetto.
Sono inoltre previsti altri vincoli rilevanti, tra cui:
Limite di contributo per gruppo di imprese: un solo contributo può essere concesso a un gruppo di imprese collegate (come definite nell’Allegato 10), fino a un massimo cumulativo di 3 milioni di euro;
Le grandi imprese devono rispettare requisiti aggiuntivi più stringenti, come la coerenza dell’intervento con l’unità produttiva coinvolta e la realizzazione di nuovi investimenti.
Non possono accedere al bando le imprese agricole iscritte nella sezione speciale della Camera di Commercio.
A. Progetti di INVESTIMENTO (Azione 1.6.1)
Obiettivo: sviluppo e produzione di tecnologie critiche, anche con componente di ricerca.
Ambiti tecnologici ammissibili (almeno uno):
Tecnologie digitali e Deep Tech
Tecnologie pulite ed efficienti
Biotecnologie (inclusi medicinali critici UE)
Criteri per definire una tecnologia critica (almeno uno):
Innovatività: miglioramento sostanziale o tecnologia emergente
Riduzione dipendenze UE: rafforzamento leadership, supporto a infrastrutture, aumento capacità produttiva, sicurezza approvvigionamenti, impatti transfrontalieri
Requisito: tecnologia destinata alla commercializzazione e con impatto economico concreto.
B. Progetti di RICERCA E SVILUPPO (Azione 1.6.2)
Ammissibilità:
Solo se collegati a un progetto di investimento;
Deroga: progetti R&S autonomi ammessi solo per la categoria "Tecnologie digitali e Deep Tech".
Requisiti:
TRL ≥ 6;
Avvio spese dopo presentazione domanda;
Conclusione entro 31/12/2027 (prorogabile);
Componente R&S ≤ 30% del progetto (salvo Deep Tech);
Ambiti S3 prioritari (almeno uno): Digitalizzazione, IA, Big Data, Manufacturing 4.0, Mobilità sostenibile, Energia pulita, Circular Economy, Salute, Clima e risorse naturali, Blue Growth, Aerospazio, Infrastrutture critiche.
Obbligo di indicare descrittori tematici dell’ambito scelto.
Importi minimi
€1.000.000 per progetti di investimento (anche integrati con R&S)
€500.000 per progetti R&S autonomi (solo Deep Tech)
Massimale: €3.000.000 per gruppo d’imprese collegate.
Azione 1.6.1 – INVESTIMENTI
1. Beni materiali e immateriali
Impianti, macchinari, attrezzature, hardware, beni strumentali (anche usati/ricondizionati, con limiti).
Software, licenze, servizi cloud/SAAS, brevetti, dataset AI.
Ammesso acquisto diretto, leasing (con riscatto obbligatorio) o noleggio (solo quota capitale).
2. Consulenze specialistiche
Solo se collegate all’investimento e non ordinarie (es. ISO 14001, EMAS).
Massimo 4% delle spese per beni (voce 1).
Non ammesse per Grandi Imprese.
3. Opere murarie e assimilate
Max 40% della somma delle voci 1 + 2.
4. Spese generali
Calcolo forfettario 7% su voci 1, 2 e 3.
Azione 1.6.2 – RICERCA E SVILUPPO
1. Consulenze e servizi di ricerca
Contratti con organismi di ricerca, laboratori accreditati, software specifici, brevetti.
2. Strumentazione e software specialistico
Acquisto (ammortamento), leasing, noleggio.
Max 50% della spesa per consulenze (voce 1).
3. Prototipi e impianti pilota
Inclusi componenti e semilavorati.
Solo per sviluppo sperimentale.
Max 50% delle voci 1 + 2.
4. Personale tecnico
Solo profili di ricerca e sperimentazione.
Contratti a tempo determinato o indeterminato.
Max 30% delle voci 1, 2, 3.
5. Spese generali
Forfettarie 7% del totale voci 1, 2, 3, 4.
Condizioni generali per entrambe le azioni
Ammissibilità: solo da data presentazione domanda;
Beni usati: obbligo di perizia tecnica;
Ammortamenti: secondo TUIR e OIC 16;
Beni/servizi: uso esclusivo nel progetto, valore unitario ≥ €1.000 (IVA esclusa);
Contabilità separata, tracciabile e coerente con il progetto;
Obbligo CUP in fattura.
Le spese sono considerate ammissibili esclusivamente a partire dalla data di presentazione della domanda di contributo.
Tutti i contratti e le obbligazioni giuridicamente vincolanti, inclusi i preventivi accettati, devono essere perfezionati dopo tale data.
I progetti con componente di Ricerca e Sviluppo (Azione 1.6.2) possono iniziare solo se la relativa componente di investimento nrisulta finanziata, salvo nei casi di progetti esclusivamente R&S nel settore "tecnologie digitali e Deep Tech", per i quali è ammesso il finanziamento autonomo.
I progetti devono concludersi entro il 31 dicembre 2027. È prevista la possibilità di richiedere una sola proroga, massimo di 6 mesi, da presentare prima del termine ordinario.
Non sono ammesse:
Beni e servizi non funzionali al progetto, come:
Estintori, antifurti, climatizzatori, arredi;
Materiali di consumo o di basso valore (es. minuteria, DPI)
Consulenze e servizi ordinari o generici, ad esempio:
Contabilità, legale, marketing, amministrazione;
Redazione domanda, rendicontazione, manuali.
Costi fiscali e finanziari:
IVA recuperabile, bolli, interessi, spese bancarie;
Leasing senza riscatto, acquisti in lease-back.
Spese non tracciabili o fuori dai tempi:
Spese sostenute prima della domanda;
Fatture cumulative o prive di CUP.
Rapporti non ammessi, come:
Fatture da soci, amministratori, imprese collegate;
Commesse interne o da soggetti iscritti solo al REA.
Varie escluse per regolamento:
Viaggi, vitto, alloggio, rimborsi soci;
Formazione, marketing, pubblicità;
Investimenti che comportano delocalizzazione.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 20 maggio 2025 alle ore 13:00 e fino al termine previsto, fissato per il 19 giugno 2025 alle ore 13:00.
La selezione seguirà una procedura valutativa a graduatoria.
Per ogni progetto giudicato ammissibile, può essere attribuito un punteggio addizionale di 3 punti se è presente almeno uno dei requisiti di premialità previsti dal bando.
Il richiedente deve dichiarare in fase di domanda quali requisiti ritiene di possedere, tra quelli elencati. Tuttavia, ai fini della graduatoria, sarà riconosciuto un solo requisito, anche in presenza di più opzioni selezionate.
I requisiti di premialità sono:
Coinvolgimento di strutture di ricerca regionali accreditate (solo Azione 1.6.2)
Coerenza del progetto con temi di disabilità, innovazione sociale, qualità della vita, sviluppo sostenibile (solo Azione 1.6.2)
Partecipazione femminile o giovanile (a livello societario o finanziario)
Localizzazione nelle aree: montane, interne, 107.3.c, o ZLS Emilia-Romagna
Attribuzione del Seal of Sovereignity
Possesso della certificazione di genere
Inoltre, in caso di parità di punteggio, le imprese in possesso del rating di legalità avranno precedenza in graduatoria.
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Il 10 aprile il MIMIT ha rilasciato un aggiornamento delle FAQ relative al Piano Transizione 5.0, con sei novità rilevanti.
Nel nuovo articolo della Rubrica 5.0 Smart di Esclamativa a cura dell' Ing. Salvatore Rossini viene approfondita la FAQ 4.24, dedicata alla procedura semplificata prevista dal comma 9-bis dell’art. 38.
Si tratta di un chiarimento atteso dalle imprese che intendono sostituire macchinari interamente ammortizzati da almeno 24 mesi, potendo così accedere in modo più snello al beneficio fiscale previsto.
Leggi l’articolo a cura dell’Ing. Salvatore Rossini per scoprire come accedere in modo smart ai benefici del Piano Transizione 5.0.
La Regione Emilia-Romagna ha stanziato stanziato 20 milioni di euro per sostenere progetti di economia circolare da parte di imprese e soggetti economici attivi sul territorio regionale, nell’ambito del PR FESR 2021–2027.
Il bando è rivolto a imprese iscritte al REA, incluse PMI e, per alcuni interventi, anche grandi imprese che gestiscono servizi pubblici locali.
Finanziati interventi volti a riqualificare e/o riconvertire l’attività produttiva.
Il contributo è a fondo perduto, con due modalità:
in regime de minimis: fino al 40% delle spese ammissibili, per un massimo di 300.000 euro;
in regime di esenzione: fino al 45% per le PMI e fino al 35% per le non PMI, con un tetto massimo di 500.000 euro.
Sono previste premialità (+5%) in alcuni casi.
Le domande possono essere presentate dal 26 maggio al 26 giugno 2025. La selezione avverrà con procedura valutativa a graduatoria.
Il 10 aprile 2025 il MIMIT, insieme al GSE, ha aggiornato le FAQ sul Piano Transizione 5.0.
Quattro nuove risposte e tre revisioni portano il totale a 42 FAQ. Le principali novità vertono sulle semplificazioni procedurali per la verifica della riduzione dei consumi energetici nel caso della sostituzione dei beni obsoleti, anche acquisiti in leasing, la cumulabilità tra autoproduzione a distanza e CACER, il registro dei pannelli fotovoltaici, il calcolo del fabbisogno energetico e le condizioni di cumulabilità con altre agevolazioni.