Regione Emilia Romagna: contributi a fondo perduto a favore di soggetti pubblici e privati per il potenziamento digitale del patrimonio culturale

La misura prevista dalla Regione Emilia Romagna si rivolge a soggetti pubblici e privati che intendono realizzare interventi di potenziamento digitale della fruizione del patrimonio culturale della regione a partire dalla sua progressiva digitalizzazione intesa sia come strumento di individuazione e conservazione dei beni, sia come impiego delle tecnologie per migliorare la fruizione dei beni e degli istituti culturali.

Quale contributo Bando Digitalizzazione del patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna?

Il Bando Fesr 2021-2027 - Azione 1.2.2 della Regione Emilia Romagna dispone di una dotazione finanziaria complessiva pari a 14.000.000 euro, così suddivisi:

  • - euro 11.000.000,00 per la linea di intervento n. 1 destinata a soggetti pubblici;
  • - euro 3.000.000,00 per la linea di intervento n. 2 destinata a soggetti privati.

In riferimento alla linea di intervento n. 1 destinata a soggetti pubblici il contributo sarà concesso:

  • a) nella misura dell’80% delle spese ritenute ammissibili, sino ad un massimo di euro 300.000,00, per progetti che prevedono costi minimi pari a 30.000,00 e non superiori a euro 500.000,00.
  • b) nella misura del 70% delle spese ritenute ammissibili, sino ad un massimo di euro 2.000.000,00, per progetti di  rilevanza regionale che prevedono costi compresi fra euro 501.000,00 e euro 3.000.000,00 presentati dai Comuni capoluogo.

In riferimento alla linea di intervento n. 2 il contributo regionale sarà concesso nella misura dell’80% delle spese  ritenute ammissibili e sino ad un massimo di 300.000 euro per progetti che prevedono costi minimi pari a 30.000,00 e non superiori a euro 500.000,00

Quali sono gli interventi agevolabili previsti dal Bando Digitalizzazione del patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna?

L’azione 1.2.2 del Bando FESR 2021-2027 della Regione Emilia Romagna agevola i progetti finalizzati alla realizzazione di interventi di digitalizzazione del patrimonio culturale di biblioteche, archivi storici, musei e altri istituti e luoghi della cultura.

I progetti dovranno essere avviati a partire dal 1° gennaio 2023 e conclusi entro la data del 31 dicembre 2025 e, in particolare, dovranno riguardare:

  • la digitalizzazione e metadatazione del patrimonio culturale
  • nuove forme di fruizione del patrimonio culturale
  • nuove forme di monitoraggio e gestione, partecipazione e apprendimento

Quali spese agevola il Bando Digitalizzazione del patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna?

Il Bando Fesr 2021-2027 – azione 1.2.2 della Regione Emilia Romagna “DIGITALIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE” considera ammissibili le seguenti voci di spesa:

  • a) servizi di digitalizzazione/metadatazione del patrimonio culturale;
  • b) realizzazione di portali web e sistemi di front-end;
  • c) progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo e certificazione di soluzioni innovative;
  • d) acquisizione di servizi informatici (soluzioni SaaS, servizi cloud ecc.) o servizi specialistici strettamente funzionali alla realizzazione del progetto. Nel caso di canoni saranno considerati ammissibili quelli relativi al periodo 1° Gennaio 2023-31 Dicembre 2025;
  • e) acquisto o locazione/leasing di arredi e attrezzature informatiche necessari alla realizzazione del progetto, acquisto di software e licenze di utilizzo di brevetti. In caso di leasing o locazione, tali spese sono ammissibili limitatamente ai canoni inerenti al periodo del progetto; nel caso del leasing la spesa ammissibile è quella relativa alla quota capitale dei canoni di locazione.
  • f) aggiornamento del personale relativo esclusivamente all’utilizzo delle soluzioni o dei sistemi realizzati con il progetto;
  • g) spese per personale dipendente a tempo indeterminato o determinato, calcolate nella misura massima del 15% delle voci di costo a), b), c), d), e) a condizione che i costi diretti dell’operazione non comprendano appalti pubblici di lavori o di forniture o servizi il cui valore superi le soglie comunitarie. È tassativamente esclusa la quantificazione economica di personale volontario;
  • h) spese generali, calcolate nella misura forfettaria del 5% del totale delle voci di spesa a) b) c), d) e), f), g). Per spese generali, si intendono a titolo esemplificativo e non esaustivo, spese non rientranti nelle lettere precedenti, quali spese di gestione ordinaria, funzionalità ambientale (vigilanza, utenze, pulizie ecc.), ammortamenti, affitti, manutenzioni, assicurazioni, spese collegate alla presentazione della domanda. Tali spese non dovranno essere rendicontate.

Chi può beneficiare delle agevolazioni previste dal Bando Digitalizzazione del patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna?

L’azione 1.2.2 del Bando Fesr 2021-2027 della Regione Emilia Romagna prevede due linee di intervento:

  • Linea di intervento n. 1 destinata a soggetti pubblici;
  • Linea di intervento n. 2 destinata a soggetti privati

Per quanto riguarda i soggetti pubblici (linea di intervento n. 1) possono presentare domanda di contributo i seguenti enti del territorio regionale:

  • a) Comuni
  • b) Unioni di Comuni
  • c) Città Metropolitana di Bologna
  • d) Consorzi pubblici ovvero persone giuridiche pubbliche a struttura associativa
  • e) Aziende USL
  • f) Altri organismi di diritto pubblico

La Città Metropolitana può presentare anche progetti territoriali che aggregano almeno cinque comuni.

Per quanto riguarda i soggetti privati (linea di intervento n. 2) possono presentare domanda di contributo i seguenti soggetti:

  • a) Associazioni
  • b) Fondazioni
  • c) Istituti presenti sul territorio regionale associati o collegati alla rete dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI).

I soggetti privati, indicati ai casi a) e b), dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • 1) non avere scopo di lucro;
  • 2) avere sede legale e operativa nel territorio regionale;
  • 3) essere costituiti e operare con continuità nel settore dei servizi bibliotecari, archivistici o museali o nel settore della promozione culturale da almeno cinque anni;
  • 4) se titolari di biblioteche, queste ultime devono essere aderenti ad uno dei Poli regionali del Servizio bibliotecario nazionale; se titolari di archivi storici, questi ultimi devono essere censiti nel Sistema informativo archivistico regionale o fornire la scheda di censimento in sede di compilazione della domanda di contributo; se titolari di musei, questi ultimi devono avere almeno un regolamento e un direttore.

Quando presentare la domanda per partecipare al Bando Digitalizzazione del patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna?

Sarà possibile presentare domanda dalle ore 13.00 del 13 luglio 2023 alle ore 16.00 del 16 ottobre 2023.

Per ulteriori informazioni contattaci allo 059/362285 oppure scrivi a info@esclamativa.it

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Previsto un contributo a fondo perduto del 60% delle spese ammissibili, a fronte di un investimento minimo di € 15.000Le risorse disponibili sono pari a complessivi € 3.000.000,00. e l' importo unitario massimo del contributo  è di € 50.000.

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La Regione Emilia Romagna intende incrementare in modo significativo l’accesso al patrimonio culturale attraverso soluzioni digitali, cogliendo i vantaggi della digitalizzazione ai cittadini, alle imprese, alle organizzazioni di ricerca e ai soggetti pubblici del territorio regionale.

Infatti, per mezzo del Pr Fesr 2021-2027, Priorità 1, azione 1.2.2 Contributi per soggetti pubblici e soggetti privati e soggetti privati senza scopo di lucro, mette a disposizione 14 milioni di euro complessivi per la realizzazione di interventi di digitalizzazione del patrimonio culturale, erogando fino all'80% di contributo per le spese ritenute ammissibili.

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