Al via dal 20 gennaio 2020 la presentazione delle domande per Smart & Start Italia, incentivo finalizzato a promuovere le start up innovative di tutto il territorio nazionale, attraverso la concessione di un finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’ 80 % delle spese ammissibili, elevabile fino al 90 % in presenza di specifici requisiti.
L’incentivo, istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico nel 2014, è stato recentemente oggetto di una revisione della disciplina con decreto ministeriale del 30 agosto 2019 e successivamente, con decreto del direttore generale per gli incentivi alle imprese del 16 dicembre 2019, sono stati definiti i criteri e le modalità per l’accesso, la concessione e l’erogazione delle agevolazioni.
Smart & Start è un incentivo rivolto alle start up innovative di tutto il territorio nazionale che siano iscritte nell’apposita sezione speciale del registro delle imprese, costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda e classificabili di piccola dimensione.
Possono presentare domanda di agevolazione anche le persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa purché esse procedano alla costituzione della società entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Inoltre possono beneficiare delle agevolazioni di Smart & Start anche le imprese straniere a patto che si impegnino a costituire almeno una sede operativa sul territorio italiano.
La misura agevolativa finanzia progetti riguardanti la produzione di beni e l’erogazione di servizi, anche realizzati in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, Digital Innovation Hub, che presentano almeno una delle caratteristiche riportate di seguito:
• significativo contenuto tecnologico e innovativo, ovvero;
• sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, ovvero;
• valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
I progetti devono avere una dimensione compresa tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro e possono comprendere le seguenti spese:
• immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
• immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
• servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa (progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa);
• personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del decreto-legge n. 179/2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa;
• nei limiti del 20 % delle spese sopraelencate: capitale circolante per il sostenimento di spese per materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa (ivi compresi quelli di hosting e di housing) e godimento di beni di terzi
L’agevolazione Smart & Start consiste in un finanziamento agevolato, senza interessi, a copertura dell’80 % delle spese ammissibili da restituire in 10 anni.
La percentuale di finanziamento è elevabile al 90 % in presenza di uno dei seguenti casi:
• nel caso in cui la startup sia interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni;
• nel caso in cui la start up preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all'estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.
La start up innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia sono tenute alla restituzione parziale del finanziamento concesso, nella misura del 70 %, pertanto beneficiano per la restante parte di un contributo a fondo perduto.
Inoltre, le start up innovative costituite da non più di 12 mesi possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale del valore di 15.000 euro per le startup localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e di 7.500 euro per le startup localizzate nel restante territorio nazionale.
Le domande di finanziamento dovranno essere presentate, in via telematica, ad Invitalia, soggetto incaricato della gestione dell’incentivo, a partire dal 20 gennaio 2020.