Le start up, gli incubatori e le pmi innovative dovranno aggiornare almeno una volta all’anno le informazioni che le riguardano e che sono contenute nella piattaforma informatica startup.registroimprese.it mentre sono abrogati i due adempimenti semestrali di aggiornamento delle notizie autocertificate per l’iscrizione nella sezione speciale.
È quanto chiarito dall’ Agenzia delle Entrate che ha reso nota, con la circolare n. 3718 del 10 aprile 2019, la nuova disciplina pubblicitaria che è necessario rispettare per mantenere lo status di startup, incubatori o pmi innovative.
Nel caso in cui l’impresa non compili le informazioni richieste, andrà incontro al blocco della procedura della comunicazione unica per il deposito presso l’Ufficio del Registro delle imprese della dichiarazione attestante la sussistenza dei requisiti previsti per il mantenimento dello status di impresa innovativa.
Nuovo bando MIMIT: 320 milioni di euro per le PMI che investono in energia rinnovabile
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato un bando da 320 milioni di euro per supportare le PMI italiane nell’investimento in energia rinnovabile.
L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici e mini eolici destinati all’autoconsumo, sistemi di accumulo energetico e diagnosi energetiche.
Le risorse sono destinate per il 40% alle regioni del Sud Italia e per un altro 40% alle micro e piccole imprese.
Le agevolazioni prevedono contributi fino al 40% per le piccole imprese, 30% per le medie imprese, 30% per i sistemi di stoccaggio e 50% per la diagnosi energetica.
Le date per la presentazione delle domande non sono ancora disponibili e saranno comunicate con un prossimo provvedimento.
La Legge di Bilancio 2025 ridefinisce il panorama degli incentivi per le imprese italiane con modifiche rilevanti ai piani Transizione 4.0 e 5.0, oltre a introdurre l'IRES premiale.
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Il Bando ISI INAIL 2024 mette a disposizione uno stanziamento di 600 milioni per sostenere imprese di ogni dimensione, incluse micro e piccole aziende, e gli enti del Terzo Settore per specifici interventi. Il contributo, a fondo perduto, copre fino al 65% delle spese ammissibili ( fino all'80% per determinare categorie di beneficiari) e mira a promuovere la sicurezza sul lavoro e l’innovazione, favorendo condizioni lavorative più sicure e sostenibili.
Contributo massimo di 130.000 euro.
Il Bando Isi 2024 introduce importanti cambiamenti rispetto alle edizioni passate, con aggiornamenti significativi sulle risorse disponibili, sui requisiti di accesso, sulla struttura degli assi di finanziamento, sulle tipologie di interventi ammessi e sulle procedure, volte a promuovere la digitalizzazione e semplificare gli adempimenti.