Hard-to-Abate: Contributi a fondo perduto per i piani di decarbonizzazione industriale dei settori altamente inquinanti

La misura, promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nell'ambito dell'investimento “Utilizzo dell'idrogeno in settori Hard-to-Abate” sostiene i piani di decarbonizzazione industriale con una dotazione finanziaria pari a un miliardo di euro.

I progetti devono essere finalizzati alla sostituzione di almeno il 10% del metano e dei combustibili fossili utilizzati nei processi produttivi dei settori altamente inquinanti, con idrogeno a basse emissioni di carbonio e/o rinnovabile, anche autoprodotto, ed eventualmente in via residuale all’elettrificazione dei processi produttivi. 

La misura stanzia 1 miliardo di euro a fondo perduto così ripartito:

  • € 450 milioni al finanziamento di progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio e di progetti di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
  • € 550 milioni per il finanziamento di progetti di investimento che prevedono l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali.

Il 40% delle risorse è destinato alla realizzazione di progetti e interventi finalizzati alla sostituzione di più del 90% del metano e dei combustibili fossili nei processi produttivi con idrogeno a basse emissioni di carbonio.

Il 40% delle risorse è riservato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Quale contributo prevede il Bando Hard-to-Abate del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica?

Le agevolazioni sono concesse a fondo perduto per un importo massimo pari a:

  • a) 50% delle spese e dei costi ammissibili per la ricerca industriale, fino a un massimo di € 35 milioni per impresa, per progetto;
  • b) 25% delle spese dei costi ammissibili per lo sviluppo sperimentale, fino a un massimo di € 25 milioni per impresa, per progetto.

Quali sono gli interventi finanziati dal Bando Hard-to-Abate del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica?

Possono essere presentati progetti di decarbonizzazione industriale ultimati entro 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni e non oltre l’11 maggio 2026, che prevedono la realizzazione di:

  • a. un progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali, eventualmente abbinato a un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
  • b. un progetto di investimento che preveda l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali, eventualmente abbinato, in modo connesso e funzionale in relazione a:
  • 1) un progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio;
  • 2) un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile.
  • c. un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile in sostituzione di idrogeno grigio.

Quali spese finanzia il Bando Hard-to-Abate del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica?

Sono ammissibili le spese relative alle seguenti voci di investimento:

  • a) Le spese del personale limitatamente a tecniciricercatori e altro personale ausiliario, adibito alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali.
  • b) gli strumenti e le attrezzature nuovi di fabbrica, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto di ricerca e sviluppo, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, nel limite delle quote fiscali ordinarie di ammortamento.
  • c) la ricerca contrattuale, quali le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché i costi per i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo;
  • d) le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili del progetto, ad esclusione dei costi diretti ammissibili di subappalto, del sostegno finanziario a terzi e di eventuali costi unitari o somme forfettarie comprendenti costi indiretti;
  • e) i materiali utilizzati per lo svolgimento del programma. Le spese per i materiali utilizzati per lo svolgimento del programma - acquistati o prelevati dal magazzino - comprendono quelle per materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca, comprese materie prime, semilavorati e altri materiali commerciali che, utilizzati nel corso del progetto, subiscono una trasformazione chimica, fisica o meccanica, i materiali di consumo specifico, le strumentazioni utilizzate per la realizzazione di prototipi e/o impianti pilota.

Chi può beneficiare delle agevolazioni previste dal Bando Hard-to-Abate del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica?

I Beneficiari della misura sono le imprese di tutte le dimensioni di settori altamente inquinanti e gli organismi di ricerca che intendono realizzare un Piano di decarbonizzazione industriale.

Quando presentare la domanda per i contributi previsti dal Bando Hard-to-Abate del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica?

Le domande di partecipazione devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, fino alle ore 10:00 del giorno 30 giugno 2023.

Per ulteriori informazioni contattaci allo 059/362285 oppure scrivi a info@esclamativa.it 

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  • € 15.000,00 per “Nuovi espositori”;
  • € 8.000,00 per “Espositori abituali”.
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L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili. Il contributo massimo concedibile è pari a euro 50.000,00.