Credito d’imposta Formazione 4.0: Le novità nel DDL della Legge di Bilancio 2021

Il DDL della Legge di Bilancio 2021 ha introdotto alcune novità anche in merito al Credito d’Imposta Formazione 4.0, bonus istituito con la Legge di Bilancio 2018, che spetta per le spese di formazione finalizzata a consolidare od acquisire le seguenti “tecnologie abilitanti”:

  • Big data e analisi dei dati;
  • Cloud e fog computing;
  • Cyber security;
  • Sistemi cyber-fisici;
  • Prototipazione rapida;
  • Sistemi di visualizzazione e realtà aumentata;
  • Robotica avanzata e collaborativa;
  • Interfaccia uomo macchina;
  • Manifattura additiva;
  • Internet delle cose e delle macchine;
  • Integrazione digitale dei processi aziendali.

La prima novità contenuta nel DDL della Legge di Bilancio 2021 riguarda la proroga del beneficio a tutto il 2022.

La seconda novità è invece relativa all’ ampliamento dell’elenco delle spese ammissibili che vede l’introduzione delle seguenti spese:

  • Spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  • Costi di esercizio per formatori e partecipanti direttamente connessi al progetto di formazione, quali spese di viaggio, materiali e forniture, l’ammortamento di strumenti e attrezzature per la quota riferita al loro uso per il progetto di formazione (sono escluse le spese di alloggio, tranne quelle minime necessarie per i partecipanti disabili);
  • Costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  • Spese di personale relative ai partecipanti e quelle generali indirette (amministrative, locazione) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.

Tali spese si vanno dunque ad aggiungere alle spese già previste dalla disciplina vigente, di seguito riportate:

  • Spese relative al personale dipendente impegnato come discente nelle attività di formazione ammissibili limitatamente al costo aziendale riferito rispettivamente alle ore o alle giornate di formazione;
  • Spese relative al personale dipendente che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili; in questo caso, però, le spese ammissibili, calcolate secondo i criteri indicati, non possono eccedere il 30% della retribuzione complessiva annua spettante al dipendente.

Rimangono invariate le percentuali del credito d’imposta per le piccole, medie e grandi imprese, come di seguito riassunto:

 

  • PICCOLE IMPRESE: 50% delle spese ammissibili, nel limite massimo di 300.000 euro;
  • MEDIE IMPRESE: 40% delle spese ammissibili, nel limite massimo di 250.000 euro;
  • GRANDI IMPRESE: 30% delle spese ammissibili, nel limite massimo di 250.000 euro.

 

La misura del credito d’imposta è comunque aumentata per tutte le imprese, fermi restando i limiti massini annuali, al 60% nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra-svantaggiati, come definite dal decreto del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali 17 ottobre 2017.

Confermati anche i beneficiari del bonus formazione 4.0 ovverosia le Imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali, enti non commerciali residenti svolgenti attività commerciali rilevanti ai fini del reddito di impresa, imprese residenti all’estero con stabili organizzazioni sul territorio italiano.

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Il bonus formazione 4.0 sarà valido anche nel 2019 ma con una nuova veste. Una disposizione al disegno di legge di Bilancio 2019, infatti, nel prorogare il beneficio anche per il 2019, modifica la misura dell’agevolazione, che non sarà più unica, uguale per tutte le imprese come nella formulazione attuale, ma sarà differenziata in funzione della dimensione dell’impresa: al crescere della dimensione diminuirà il bonus spettante.
Il 3 dicembre 2018 pubblicata la circolare n. 412088 con la quale il MiSE risponde ai numerosi interrogativi aperti.
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Esclamativa 04/04/2025 Fondo perduto per PMI: CCIAA Maremma e Tirreno, CCIAA Firenze, 4 bandi attivi

CCIAA Maremma e Tirreno, CCIAA Firenze: contributi a fondo perduto per internazionalizzazione, sostenibilità, digitalizzazione e creazione di società benefit

Quattro bandi attivi per le MPMI delle province di Livorno, Grosseto e Firenze.

 

Internazionalizzazione – CCIAA Maremma e Tirreno

Contributo: 70% fino a 2.500 euro
Domande: fino al 21 novembre 2025

Turismo sostenibile – CCIAA Maremma e Tirreno
Contributo: 50% fino a 3.000 euro
Domande: fino al 21 novembre 2025

Creazione di società benefit – CCIAA Maremma e Tirreno
Contributo: 70% fino a 4.000 euro
Domande: fino al 21 novembre 2025

 

Doppia transizione digitale ed ecologica – CCIAA Firenze
Contributo:

  • 50% per digitalizzazione (fino a 8.000 euro)

  • 70% per transizione energetica (fino a 6.000 euro)
    Domande: dal 22 aprile al 9 maggio 2025

Tutti i bandi sono a sportello, con risorse limitate e valutazione in ordine cronologico.

 

Premialità aggiuntive fino al 10% del contributo se si possiedono alcune caratteristiche.
Previsto anche un contributo aggiuntivo di 250 euro per le imprese in possesso del rating di legalità.

 

Tutti i dettagli nella news

Esclamativa 01/04/2025 MIMIT: contributi a fondo perduto per sostenere le PMI nell'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili

Aggiornamento - Proroga scadenza: sarà possibile presentare domanda dal 04/04/2025 fino alle ore 12:00 del 17/06/2025

 

Nuovo bando MIMIT: 320 milioni di euro per le PMI che investono in energia rinnovabile

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato un bando da 320 milioni di euro per supportare le PMI italiane nell’investimento in energia rinnovabile.

L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici e mini eolici destinati all’autoconsumo, sistemi di accumulo energetico e diagnosi energetiche.

Le risorse sono destinate per il 40% alle regioni del Sud Italia e per un altro 40% alle micro e piccole imprese.

Le agevolazioni prevedono contributi fino al 40% per le piccole imprese, 30% per le medie imprese, 30% per i sistemi di stoccaggio e 50% per la diagnosi energetica.

Esclamativa 25/03/2025 CCIAA Modena: PMI, Tre bandi con contributi a fondo perduto per internazionalizzazione, digitalizzazione ed efficienza energetica

Sono aperti tre bandi per le MPMI modenesi, con contributi a fondo perduto fino a 5.000 euro per progetti di internazionalizzazione, digitalizzazione e transizione energetica.

 

I bandi attivi:

  • Voucher Internazionalizzazione
    Investimento minimo: 3.000 euro
    Domande: dal 2 all’11 aprile 2025

 

  • Voucher Digitali I4.0
    Investimento minimo: 3.000 euro
    Domande: dall’11 al 20 giugno 2025

 

  • Voucher Transizione Energetica
    Investimento minimo: 1.500 euro
    Domande: dal 28 aprile al 16 maggio 2025

 

Tutti i bandi sono a graduatoria, con risorse limitate.

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