Contributi a fondo perduto per le imprese agricole e agroindustriali per la realizzazione di impianti fotovoltaici

Attesa entro il 31 marzo 2022 la pubblicazione del Bando "Parco Agrisolare" che finanzia gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica in ambito agricolo, escludendo totalmente il consumo di suolo.

Quale tipologia di contributo prevede il Bando "Parco Agrisolare"?

Il Bando "Parco Agrisolare" prevede la concessione di un contributo a fondo perduto fino al 65% della spesa massima ammessa, con un incremento del 25% per l’imprenditoria giovanile.

Per ciascun beneficiario, la spesa massima ammissibile è pari a 250.000 euro.

Quali tipologie di investimenti finanzia il Bando "Parco Agrisolare"?

Il Bando "Parco Agrisolare" finanzia interventi, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, accatastati nel catasto dei fabbricati, che prevedano l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici, unitamente all’esecuzione di uno o più dei seguenti interventi:

 

  • rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti, realizzati da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro e rispettando le vigenti norme in materia;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti ( la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato; in caso di coperture ventilate deve essere presente una barriera radiante);
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria).

Gli interventi ammissibili sopra elencati non potranno comportare un peggioramento delle condizioni ambientali e delle risorse naturali, e dovranno essere conformi alle norme nazionali e UE in materia di tutela ambientale.

Quali spese finanzia il Bando "Parco Agrisolare"?

Il Bando "Parco Agrisolare" finanzia le seguenti spese:

 

  • progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali comunque richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza;
  • spese di rimozione e smaltimento dell’amianto, ove presente;
  • fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
  • demolizione e ricostruzione delle coperture;
  • installazione di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto, sistemi di accumulo, colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e le macchine agricole;
  • direzione lavori;
  • costi di connessione alla rete.

Chi può beneficiare dei contributi previsti dal Bando "Parco Agrisolare"?

Possono beneficiare dei contributi previsti dal Bando "Parco Agrisolare" le imprese agricole singole o associate con la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), i Coltivatori Diretti iscritti alla previdenza agricola, le imprese agroindustriali.
Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA , cioè aventi un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.

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È online il terzo articolo della rubrica 5.0 SMART, nata per aiutare imprenditori e manager a comprendere come sfruttare al meglio e in maniera intelligente gli incentivi del Piano Transizione 5.0.

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Esclamativa 20/11/2024 Regione Emilia Romagna: Contributi a Fondo Perduto per progetti di Internazionalizzazione delle PMI

Pubblicata l'edizione 2024 del Bando per il sostegno a progetti di internazionalizzazione delle PMI e aggregazioni di PMI della Regione Emilia-Romagna finalizzato a favorire il rafforzamento della presenza delle imprese emiliano romagnole all’estero e a diversificare le destinazioni dell’export.

Prevista la concessione di un contributo a fondo perduto fino al 60% delle spese per progetti singoli e fino al 70% per progetti aggregati.

Il contributo massimo nel primo caso sarà di 40.000 euro mentre nel caso i progetti aggregati di 140.000 euro.

Sono ammessi progetti di internazionalizzazione che includano fino a due mercati esteri, con consulenze specialistiche e la partecipazione a un massimo di quattro fiere nei paesi obiettivo.

Scopri i dettagli e le modalità di partecipazione.