Contributi straordinari a fondo perduto per le Micro, Piccole e Medie imprese colpite dalle alluvioni nell’area metropolitana di Bologna
Le MPMI dell’area metropolitana di Bologna colpite dalle alluvioni di settembre e ottobre 2024 hanno la possibilità di accedere a un contributo straordinario a fondo perduto, pensato per favorire il ripristino dei danni e garantire la continuità delle attività produttive.
Si tratta di un’iniziativa della Camera di Commercio di Bologna e Unioncamere fondamentale per supportare le realtà imprenditoriali locali, fortemente messe alla prova dagli eventi calamitosi.
Il bando prevede un sostegno economico fino all’80% delle spese ammissibili (al netto dell’IVA), con un tetto massimo di 5.000 euro per azienda.
Le imprese colpite dalle alluvioni nell’area metropolitana di Bologna possono richiedere il contributo straordinario a fondo perduto per spese sostenute dal 17 settembre 2024 fino alla data di presentazione della domanda.
Sono considerate ammissibili:
Tutte le spese devono essere al netto dell’IVA.
Non sono ammissibili:
Ad eccezione delle imprese del settore pesca e acquacoltura, il bando è rivolto alle micro, piccole e medie imprese con sede legale o unità operativa nell’area metropolitana di Bologna che abbiano subito danni diretti a causa delle alluvioni di settembre e ottobre 2024.
Per poter accedere al contributo, i beneficiari devono rispettare i seguenti requisiti:
Non è specificata una data di termine per i progetti; tuttavia, le spese devono essere documentate al momento della presentazione della domanda.
Le domande per accedere al contributo possono essere inviate dalle ore 12:00 del 26 novembre 2024 fino alle ore 13:00 del 28 febbraio 2025, utilizzando esclusivamente il portale Webtelemaco.
La rendicontazione è inclusa nella domanda.
I contributi verranno assegnati seguendo l’ordine cronologico di invio delle domande e saranno liquidati fino ad esaurimento delle risorse disponibili, con possibilità di richiedere integrazioni documentali qualora necessario.
La procedura prevede un’istruttoria per verificare la correttezza e completezza della documentazione presentata.
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La Regione Piemonte ha pubblicato un nuovo bando per sostenere le PMI nelle loro strategie di internazionalizzazione, rafforzando la competitività in nove filiere di eccellenza: Automotive & Transportation, Aerospazio, Cleantech & Green Building, Tessile, Abbigliamento-Alta Gamma-Design, Agroalimentare, Meccatronica, Salute e Benessere, ICT.
L'iniziativa punta a favorire l'accesso ai mercati esteri attraverso progetti integrati di filiera (PIF), incoraggiando collaborazioni tra imprese.
Il contributo è erogato in maniera gratuita sotto forma di aiuto "de minimis" e copre una parte dei costi di partecipazione ai PIF, fino a un massimo di 20.000 euro per azienda. Un'opportunità per ampliare la propria presenza internazionale, nei limiti del plafond "de minimis" disponibile per ogni PMI.
È online il 5° articolo della rubrica 5.0 SMART, nata per aiutare imprenditori e manager a comprendere come sfruttare al meglio e in maniera intelligente gli incentivi del Piano Transizione 5.0.
Ogni settimana pubblicheremo un articolo, nel quale affronteremo i quesiti più frequenti, che ci vengono posti quotidianamente dai clienti alle prese con le dinamiche dei nuovi incentivi 5.0.
Nell'articolo di oggi, visti tanti quesiti in merito posti dai nostri clienti, abbiamo deciso di parlare dell'ammissibilità dei beni il cui vettore energetico sia un combustibile di origine fossile.
Il tema del principio DNSH è quindi solo rimandato al prossimo articolo, che sarà online il 10 dicembre 2024!
Scopri tutti i dettagli leggendo l’articolo completo a cura dell’Ing. Salvatore Rossini, Collaboratore Area Progetti e Consulenza di Esclamativa.
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Bando per le PMI umbre: sostegno per riqualificare le strutture ricettive
Le imprese umbre del settore turistico hanno una nuova opportunità per migliorare e valorizzare le proprie strutture.
I finanziamenti prevedono una copertura fino al 50% delle spese ammissibili in regime de minimis.
Per gli aiuti diretti alle PMI, il contributo è del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese, con la possibilità di poter essere incrementato del 15% in alcune aree specifiche del territorio.