Bando Fare Impresa in sicurezza della CCIAA di Parma: Contributi per la ripartenza.

La Camera di Commercio di Parma ha pubblicato il bando Fare Impresa in Sicurezza: Bando per la concessione di contributi alle imprese per interventi finalizzati alla gestione dell’emergenza Covid-19 e alla ripartenza dell'attività.

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto

Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda, presentino i seguenti requisiti:

 

  • a) Siano microimprese, piccole o medie imprese, così come definite dall’Allegato I al Regolamento n. 651/2014/UE della Commissione Europea;
  • b) Abbiano sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Parma;
  • c) Siano attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese.

Le imprese che hanno ottenuto il rimborso a valere sul bando “Impresa Sicura” di Invitalia NON possono presentare domanda sul presente Bando.

Cosa finanzia il bando

Il bando intende finanzia gli interventi realizzati dalle imprese del territorio finalizzati a mettere in sicurezza i locali dove si svolge l’attività di impresa e introdurre misure atte a prevenire la possibile diffusione del virus Covid-19 sia all’interno dell’ambiente di lavoro che in generale tra i lavoratori e i terzi.

Quali sono le spese ammissibili

Sono ammissibili le spese per:

 

  • 1) Interventi di igienizzazione e/o sanificazione degli ambienti, degli strumenti e degli indumenti di lavoro;
  • 2) Acquisto di impianti, macchinari e attrezzature per igienizzare/sanificare in autonomia ambienti, strumenti ed indumenti di lavoro;
  • 3) Acquisto di soluzioni disinfettanti (ad es. soluzioni idroalcoliche o a base di cloro) per l’igiene delle persone (ad es. pulizia mani) che lavorano in azienda o per chi viene a contatto con i luoghi di svolgimento dell’attività d’impresa (clienti, fornitori ecc.) e per la disinfezione/sanificazione degli ambienti;
  • 4) Acquisto di dispositivi di protezione individuale e altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici e a garantire la distanza di sicurezza interpersonale (a titolo esemplificativo e non esaustivo: mascherine, guanti, visiere protettive, divisori in plexiglass);
  • 5) Acquisto di dispositivi per la misurazione della temperatura corporea senza contatto per il controllo degli accessi nei luoghi di svolgimento dell’attività d’impresa (ad es. termoscanner a raggi infrarossi, telecamere termografiche portatili, varchi per la misurazione digitale della temperatura corporea);
  • 6) Acquisto di dispositivi contapersone per tenere sotto controllo il flusso degli accessi fisici e contingentarli o bloccarli al raggiungimento di determinate soglie, al fine di rispettare norme e protocolli per il contenimento del contagio, con presenze contemporanee di persone nei luoghi di svolgimento dell’attività d’impresa adeguate in relazioni agli spazi disponibili e alle esigenze di distanziamento;
  • 7) Servizi di sicurezza (ad es. agenzia di vigilanza che mette a disposizione personale) per un controllo fisico degli accessi del pubblico o altri soggetti che accedono ai luoghi di svolgimento dell’attività d’impresa;
  • 8) Studi, consulenze e servizi per ripensare l’organizzazione degli spazi di lavoro al fine di ridurre la prossimità fisica degli addetti e offrire maggiori garanzie di sicurezza per chi lavora in azienda e per chi viene a contatto con i luoghi di svolgimento dell’attività d’impresa;
  • 9) Formazione del personale in tema di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, con particolare attenzione ai rischi di contagio epidemiologico;
  • 10) Consulenze e servizi per l’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi e della ulteriore documentazione di cui al D. Lgs. 81/2008, al fine di prevedere l’inserimento e gestione del rischio di contagio epidemiologico;
  • 11) Materiali informativi, sia digitali (ad es. totem digitali) che fisici (ad es. pannelli e cartelli in forex, piantane in metallo), per introdurre o aggiornare la segnaletica necessaria a comunicare le nuove procedure di sicurezza da rispettare (distanziamento sociale, dispositivi da indossare, comportamenti virtuosi per una corretta igiene ecc.) da parte dei lavoratori e di chi chiunque venga a contatto con i luoghi di svolgimento dell’attività d’impresa;
  • 12) Percorsi di screening sierologico per i dipendenti realizzati ai sensi delle deliberazioni di Giunta regionale n. 350 del 16/04/2020 e n. 475 dell’11/05/2020.

Tutte le spese devono essere sostenute a partire dal 23/02/2020 e fino alla data di presentazione della domanda.

Misura del contributo

Il bando prevede la concessione di un voucher nella misura del 50% dei costi ammissibili ed effettivamente sostenuti, fino ad un massimo di euro 5.000,00.
Verrà riconosciuta una ulteriore premialità di euro 250,00 se l’impresa è in possesso del rating di legalità.

Modalità di presentazione

Le richieste di contributo devono essere trasmesse dalle ore 8.00 del giorno 08/09/2020 e fino alle ore 20.00 del giorno 21/09/2020.
La valutazione delle domande avverrà con una procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda.

News & Eventi
Esclamativa 16/09/2024 Regione Umbria: Bando SMARTup

Con il Bando SMARTup, la Regione Umbria intende sostenere la nascita, lo sviluppo ed il consolidamento di start-up innovative. 

L’aiuto concedibile consiste in un contributo a fondo perduto pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile.

Esclamativa 13/09/2024 Regione Umbria: Bando Travel

Il presente bando mira a supportare progetti di internazionalizzazione e di promozione internazionale realizzati da piccole e medie imprese, singolarmente o in aggregazione o tramite i consorzi. 

Il contributo concesso alla singola PMI è pari al 50% delle spese ammesse ed è pari al 50% per le aggregazioni.

Esclamativa 12/09/2024 Bando Parco Agrisolare SUD

La misura Parco Agrisolare prevede contributi a fondo perduto per l’installazione di pannelli fotovoltaici su tetti e coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.