Garante della privacy: ricetta medica e certificati in busta chiusa

Le ricette mediche e i certificati messi a disposizione dai medici presso le sale d’attesa dei propri studi o presso le farmacie devono essere sempre in busta chiusa per non violare la privacy (come chiarito dal Garante della privacy al presidente della Federazione italiana medici di medicina generale nella lettera del 14 novembre 2014).
 
Tale precauzione è tesa a evitare la conoscibilità da parte di estranei dei dati delicati, quali quelli sanitari, considerando che spesso chi ritira i documenti non è il paziente, ma un persona delegata dallo stesso. In tale caso, è necessaria la verifica che tale soggetto disponga di delega scritta per il ritiro.
 
Lasciare aperti il certificato o la ricetta determina responsabilità per trattamento illecito dei dati - responsabilità amministrative (articolo 162, comma 2-bis del codice della privacy) e, nei casi più gravi, anche responsabilità penali (articolo 167) - e la possibilità di essere chiamati a risarcire i danni, anche non patrimoniali, che il paziente comprovi di avere subito.
 
Si ricorda che i risultati di analisi cliniche, radiografiche e referti medici possono essere inviati sull’email del paziente o resi consultabili online dal computer domestico. Tuttavia, tale possibilità di servizio deve essere facoltativa e richiede il consenso dell’interessato sulla base di un’informativa chiara che spieghi le caratteristiche del servizio di consultazione o consegna on line dei referti. Comunque il referto cartaceo deve restare disponibile. 
 
Le strutture che permettono di archiviare e di proseguire a consultare online i referti dovranno fornire un’ulteriore specifica informativa e ottenere un autonomo consenso.
 
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Esclamativa 23/04/2025 Regione Veneto: PMI, incentivi per ricerca e innovazione

La Regione Veneto ha pubblicato un bando per sostenere l'innovazione delle PMI venete.

L'intervento prevede un contributo a fondo perduto fino al 40% delle spese ritenute ammissibili e un finanziamento agevolato (fino al 100% delle spese ammissibili) che copre la restante parte.

Potranno essere finanziati interventi in: 

  • Ricerca e Sviluppo (progetti con elevato contenuto tecnologico, sperimentazione e trasferimento tecnologico);
  • Innovazione (progetti orientati all’introduzione di innovazioni organizzative e tecnologiche).

Le domande possono essere presentate continuativamente, a partire dalla data che sarà indicata nell’apposito avviso pubblico. La chiusura della richiesta è legata all’esaurimento delle risorse disponibili. Procedura a sportello.

Esclamativa 22/04/2025 Regione Emilia Romagna: contributi fondo perduto per investimenti produttivi e progetti di ricerca e sviluppo

La Regione Emilia-Romagna ha stanziato 30 milioni di euro per sostenere le imprese nello sviluppo e nella produzione di tecnologie critiche, in linea con le priorità dell’UE, attraverso il nuovo bando STEP 2025.

Finanziati interventi per: 

  • Sviluppo e fabbricazione di tecnologie critiche e rafforzamento delle relative catene del valore. (Azione 1.6.1);
  • Supporto a progetti di ricerca e innovazione collegati alla fabbricazione di tecnologie critiche ad alto TRL (Azione 1.6.2)

Le percentuali massime di contributo variano in funzione della tipologia d’impresa, del luogo di realizzazione e della natura e finalità dell’intervento proposto.

Domande presentabili dal 20 maggio 2025 (ore 13:00) al 19 giugno 2025 (ore 13:00). Procedura valutativa a graduatoria.

Nella news tutti i dettagli, tra cui le percentuali di contributo.

Esclamativa 18/04/2025 RUBRICA SMART 5.0: FAQ 4.24 - Procedura semplificata: vi spieghiamo come

Il 10 aprile il MIMIT ha rilasciato un aggiornamento delle FAQ relative al Piano Transizione 5.0, con sei novità rilevanti.

Nel nuovo articolo della Rubrica 5.0 Smart di Esclamativa a cura dell' Ing. Salvatore Rossini viene approfondita la FAQ 4.24, dedicata alla procedura semplificata prevista dal comma 9-bis dell’art. 38.

Si tratta di un chiarimento atteso dalle imprese che intendono sostituire macchinari interamente ammortizzati da almeno 24 mesi, potendo così accedere in modo più snello al beneficio fiscale previsto.

Leggi l’articolo a cura dell’Ing. Salvatore Rossini per scoprire come accedere in modo smart ai benefici del Piano Transizione 5.0.