Tax Credit Edicole: Le novità introdotte dal Decreto Cura Italia

ll Decreto Cura Italia interviene, attraverso le misure urgenti a sostegno della filiera della stampa descritte nell'articolo 98, sulla disciplina del Tax credit per le edicole alcune importanti novità.

Cosa cambia?

1) Estensione della misura alle imprese distributrici della stampa con riferimento a rivendite localizzate in comuni a bassa densità abitativa (meno di 5.000 abitanti) e in comuni con unico punto vendita.

Pertanto il tax credit edicole risulta fruibile da:

  • esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici;
  • esercenti attività commerciali “non esclusivi” anche nei casi in cui la predetta attività commerciale non rappresenti l’unico punto vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici nel comune di riferimento.
  • imprese distributrici della stampa che riforniscono giornali quotidiani e/o periodici a rivendite situate nei comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti e nei comuni con un solo punto vendita.

2) Ampliamento delle fattispecie di spesa compensabili ai servizi di fornitura di energia elettrica, telefonici e internet e di consegna a domicilio delle copie di giornali.

In seguito alle modifiche apportate dall Decreto Cura Italia il Tax Credit per le edicole è parametrato agli importi pagati nell’anno 2019 dal titolare del singolo punto vendita per i locali in cui si esercita la vendita a titolo di:

  • Imposta municipale unica (Imu);
  • Tributo servizi indivisibili (Tasi);
  • Canone di occupazione suolo aree pubbliche (Cosap);
  • Tassa sui rifiuti (Tari);
  • spese di locazione al netto dell’Iva, a condizione che l’esercente operi come unico punto vendita esclusivo nel territorio comunale;
  • servizi di fornitura di energia elettrica;
  • servizi telefonici e di collegamento a Internet;
  • servizi di consegna a domicilio delle copie di giornali.

Per gli esercenti “non esclusivi” il credito di imposta è parametrato alle medesime voci sopra elencate, e commisurato per punto vendita al rapporto tra i ricavi provenienti dalla vendita di giornali, riviste e periodici al lordo di quanto dovuto  ai  fornitori e i ricavi complessivi, considerando per le vendite soggette ad aggio o ricavo fisso il prezzo di cessione al pubblico.

3) Incremento a 4.000 euro dell’importo massimo di credito fruibile da ciascun beneficiario:

  • Il credito risulta riconosciuto per l’anno 2020, con riferimento alle spese 2019, entro l’importo massimo per beneficiario di 4.000 euro, in misura dunque doppia rispetto al credito massimo riconosciuto per l’anno precedente.

Cosa non cambia?

  • La finestra temporale di presentazione telematica delle istanze rimane fissata dal 1° settembre al 30 settembre 2020.
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