Regione Toscana: contributi a fondo perduto per la sicurezza dei luoghi di lavoro delle imprese del settore tessile

La misura della Regione Toscana è finalizzata ad aumentare il livello di salute e sicurezza dei lavoratori, attraverso il sostegno, in via iniziale, alle imprese del comparto moda che realizzano interventi per il miglioramento della gestione delle procedure relative agli aspetti di salute e sicurezza dei lavoratori, oltre gli obblighi di legge e con applicazione di innovativi metodi organizzativi del luogo di lavoro e dei processi di produzione e distribuzione.

Quale contributo prevede il Bando per investimenti in sicurezza e salute della Regione Toscana?

Il Bando prevede la concessione di un contributo a fondo perduto pari al 40% del totale delle spese ammissibili e per un importo non inferiore a Euro 8.000,00 e non superiore a euro 50.000.

Nel caso in cui il progetto presentato sia stato condiviso dal proponente con l’impresa committente e/o con altre imprese appartenenti alla stessa filiera e l’accordo preveda l’utilizzo di metodi e tecnologie comuni, nonché l’implementazione di un modello uniforme di innovazione nell'organizzazione aziendale (con relativa attestazione di quest’ultima) l’importo massimo del contributo è pari ad euro 60.000.

Quale tipologia di intervento finanzia il Bando per investimenti in sicurezza e salute della Regione Toscana?

Il Bando finanzia progetti di investimento aventi almeno una delle seguenti specifiche finalità:

  • 1) attivazione di soluzioni informatiche che prevedano le seguenti funzionalità: tracciamento delle procedure di sicurezza attuate, notarizzazione delle procedure di cui sopra attraverso l’utilizzo di tecnologia blockchain, servizi di accessibilità per utenti esterni quali ispettori qualificati o altri utenti autorizzati in sola consultazione;
  • 2) adozione di sistema di gestione conforme alla norma tecnica ISO 45001.

Gli investimenti possono avere avuto avvio prima della data di presentazione della domanda a partire dal 01/01/2022 e, fermi restando gli adempimenti che la legislazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro prevede a carico dei diversi soggetti, devono essere specificamente destinati a migliorare la gestione della sicurezza dei lavoratori, avendo a riferimento le informazioni riportare sul Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) del soggetto beneficiario.
Il progetto può essere già stato avviato a partire dal 01/01/2022 e dovrà avere una durata complessivo di 12 mesi salvo possibilità di proroga (max 3 mesi) dietro presentazione di richiesta motivata.

Quali spese finanzia il Bando per investimenti in sicurezza e salute della Regione Toscana?

Il Bando finanzia le seguenti spese:

  • Servizi qualificati (consulenze) per la realizzazione dell’investimento ammissibile come da voci A e B del catalogo dei servizi qualificati approvato con DD 12935 del 19/08/2020 (allegato H) - anche con riferimento ai requisiti dei fornitori e alle tariffe massime giornaliere - di seguito specificati:
  • A.1 - Servizi di audit e assessment del potenziale e dell’impatto sociale
  • A.2 - Studi di fattibilità
  • B.1.3 - Servizi tecnici di progettazione per ricerca e sviluppo, innovazione di prodotto e/o di processo produttivo, sperimentazione (prove e test)
  • B.2.1 - Servizi di supporto al cambiamento organizzativo e di governance
  • B.2.3 - Gestione della catena di fornitura
  • B.2.4 - Supporto alla certificazione avanzata
  • B.6.11 - Realizzazione di dimostratori e soluzioni pilota basate su Blockchain;
  • Acquisto di software (necessari alla realizzazione della spesa di cui ai punti a e b degli investimenti ammissibili)
  • Spese per il personale direttamente coinvolto nel progetto;
  • Spese per acquisto di attrezzature e/o macchinari, coerenti e necessari all’implementazione del progetto;
  • Spese di certificazione in caso di acquisizione della certificazione ai sensi della norma ISO45001;
  • Spese generali (max 15% della spesa di personale);
  • Spese per l’asseverazione della rendicontazione delle spese (max 50% della spesa sostenuta e nel limite del 5% dell’investimento ammesso).

In sede di rendicontazione delle spese effettuate dovrà essere dimostrato che gli investimenti realizzati diminuiscono il livello di rischio e migliorano le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori nelle attività svolte.

Chi può beneficiare del contributo previsto dal Bando per investimenti in sicurezza e salute della Regione Toscana?

Posso beneficiare del contributo previsto dal Bando le micro, piccole e medie imprese compresi i liberi professionisti (equiparati alle imprese ai sensi della delibera di Giunta regionale n. 240/2017), che esercitano un’attività economica identificata come prevalente rientrante in uno dei Codici ATECO ISTAT 2007 della Filiera Produttiva della Moda, come di seguito individuati:

  • 13.10.00 Preparazione e filatura di fibre tessili
  • 13.20.00 Tessitura
  • 13.30.00 Finissaggio dei tessili, degli articoli di vestiario e attività similari
  • 13.91.00 Fabbricazione di tessuti a maglia
  • 13.92.10 Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l'arredamento
  • 13.92.20 Fabbricazione di articoli in materie tessili nca
  • 13.93.00 Fabbricazione di tappeti e moquette
  • 13.94.00 Fabbricazione di spago, corde, funi e reti
  • 13.95.00 Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento)
  • 13.96.10 Fabbricazione di nastri, etichette e passamanerie di fibre tessili
  • 13.96.20 Fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali
  • 13.99.10 Fabbricazione di ricami
  • 13.99.20 Fabbricazione di tulle, pizzi e merletti
  • 13.99.90 Fabbricazione di feltro e articoli tessili diversi
  • 14.11.00 Confezione di abbigliamento in pelle e similpelle
  • 14.12.00 Confezione di camici, divise ed altri indumenti da lavoro
  • 14.13.10 Confezione in serie di abbigliamento esterno
  • 14.13.20 Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno
  • 14.14.00 Confezione di camicie, T-shirt, corsetteria e altra biancheria intima
  • 14.19.10 Confezioni varie e accessori per l'abbigliamento
  • 14.19.21 Fabbricazione di calzature realizzate in materiale tessile senza suole applicate
  • 14.19.29 Confezioni di abbigliamento sportivo o di altri indumenti particolari
  • 14.20.00 Confezione di articoli in pelliccia
  • 14.31.00 Fabbricazione di articoli di calzetteria in maglia
  • 14.39.00 Fabbricazione di pullover, cardigan ed altri articoli simili a maglia
  • 15.11.00 Preparazione e concia del cuoio e pelle; preparazione e tintura di pellicce
  • 15.12.01 Fabbricazione di frustini e scudisci per equitazione
  • 15.12.09 Fabbricazione di altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria
  • 15.20.10 Fabbricazione di calzature
  • 15.20.20 Fabbricazione di parti in cuoio per calzature
  • 16.29.11 Fabbricazione di parti in legno per calzature
  • 16.29.12 Fabbricazione di manici di ombrelli, bastoni e simili
  • 20.42.00 Fabbricazione di prodotti per toletta: profumi, cosmetici, saponi e simili
  • 20.59.60 Fabbricazione di prodotti ausiliari per le industrie tessili e del cuoio
  • 22.29.01 Fabbricazione di parti in plastica per calzature
  • 24.41 Produzione di metalli preziosi
  • 32.12.10 Fabbricazione di oggetti di gioielleria e oreficeria in metalli preziosi o rivestiti di metalli preziosi
  • 32.12.20 Lavorazione di pietre preziose e semipreziose per gioielleria e per uso industriale
  • 32.13.01 Fabbricazione di cinturini metallici per orologi (esclusi quelli in metalli preziosi)
  • 32.13.09 Fabbricazione di bigiotteria e articoli simili nca
  • 32.50.50 Fabbricazione di armature per occhiali di qualsiasi tipo; montatura in serie di occhiali comuni
  • 32.99.1 Fabbricazione di attrezzature ed articoli di vestiario protettivi di sicurezza
  • 32.99.20 Fabbricazione di ombrelli, bottoni, chiusure lampo, parrucche e affini.

I beneficiari devono inoltre possedere i seguenti ulteriori requisiti di ammissibilità che devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda:

 

  •  essere regolarmente iscritto alla CCIAA territorialmente competente;
  • avere sede legale o sede operativa (unità locale) destinataria/e dell’intervento nel territorio regionale. Per le imprese prive di sede o unità locale in Toscana al momento della domanda, come da impegno alla costituzione ed iscrizione al registro, detto requisito deve sussistere al momento del pagamento a titolo di anticipo/S.A.L./saldo. In ogni caso l'investimento per il quale si richiede l'agevolazione deve essere realizzato esclusivamente in Toscana e le spese sostenute devono essere relative esclusivamente alla sede o unità locale destinataria dell'intervento come verificabile dalle informazioni contenute sui singoli giustificativi di spesa e dalla eventuale ulteriore documentazione contenuta nella rendicontazione finale di spesa;
  • essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori o essere in possesso della certificazione che attesti la sussistenza e l’importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti di pubbliche. Il soggetto richiedente che al momento della presentazione della domanda non ha sede o unità operativa in Toscana ma in altro Stato dell’UE è tenuto a produrre la documentazione equipollente al DURC secondo la legislazione del Paese di appartenenza;
  • possedere la “dimensione” di MPMI in caso di aiuti ai sensi degli art. 18 e 28 del Reg. (UE) 651/14;
  • essere impresa attiva (per i liberi professionisti il requisito non dovrà essere verificato). Le imprese inattive, pertanto, dovranno essere attive al momento della presentazione della domanda di erogazione a titolo di anticipo/per stato avanzamento lavori (S.A.L.)/a saldo, salvo il caso per cui l’attività dell’impresa beneficiaria sia soggetta a specifiche norme e prescrizioni di legge che ne condizionino l’avvio;
  • possedere la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare; la verifica verrà effettuata mediante valutazione dell’adeguatezza patrimoniale.

Quando richiedere il contributo previsto dal Bando per investimenti in sicurezza e salute della Regione Toscana?

Le domande di contributo potranno essere presentare a partire dal 12/12/2022.

Per ulteriori informazioni contattaci allo 059/362285 oppure scrivi a info@esclamativa.it 

Guarda le altre notizie di Finanza agevolata
Esclamativa 04/04/2025 Fondo perduto per PMI: CCIAA Maremma e Tirreno, CCIAA Firenze, 4 bandi attivi

CCIAA Maremma e Tirreno, CCIAA Firenze: contributi a fondo perduto per internazionalizzazione, sostenibilità, digitalizzazione e creazione di società benefit

Quattro bandi attivi per le MPMI delle province di Livorno, Grosseto e Firenze.

 

Internazionalizzazione – CCIAA Maremma e Tirreno

Contributo: 70% fino a 2.500 euro
Domande: fino al 21 novembre 2025

Turismo sostenibile – CCIAA Maremma e Tirreno
Contributo: 50% fino a 3.000 euro
Domande: fino al 21 novembre 2025

Creazione di società benefit – CCIAA Maremma e Tirreno
Contributo: 70% fino a 4.000 euro
Domande: fino al 21 novembre 2025

 

Doppia transizione digitale ed ecologica – CCIAA Firenze
Contributo:

  • 50% per digitalizzazione (fino a 8.000 euro)

  • 70% per transizione energetica (fino a 6.000 euro)
    Domande: dal 22 aprile al 9 maggio 2025

Tutti i bandi sono a sportello, con risorse limitate e valutazione in ordine cronologico.

 

Premialità aggiuntive fino al 10% del contributo se si possiedono alcune caratteristiche.
Previsto anche un contributo aggiuntivo di 250 euro per le imprese in possesso del rating di legalità.

 

Tutti i dettagli nella news

Esclamativa 01/04/2025 MIMIT: contributi a fondo perduto per sostenere le PMI nell'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili

Aggiornamento - Proroga scadenza: sarà possibile presentare domanda dal 04/04/2025 fino alle ore 12:00 del 17/06/2025

 

Nuovo bando MIMIT: 320 milioni di euro per le PMI che investono in energia rinnovabile

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato un bando da 320 milioni di euro per supportare le PMI italiane nell’investimento in energia rinnovabile.

L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici e mini eolici destinati all’autoconsumo, sistemi di accumulo energetico e diagnosi energetiche.

Le risorse sono destinate per il 40% alle regioni del Sud Italia e per un altro 40% alle micro e piccole imprese.

Le agevolazioni prevedono contributi fino al 40% per le piccole imprese, 30% per le medie imprese, 30% per i sistemi di stoccaggio e 50% per la diagnosi energetica.

Esclamativa 25/03/2025 CCIAA Modena: PMI, Tre bandi con contributi a fondo perduto per internazionalizzazione, digitalizzazione ed efficienza energetica

Sono aperti tre bandi per le MPMI modenesi, con contributi a fondo perduto fino a 5.000 euro per progetti di internazionalizzazione, digitalizzazione e transizione energetica.

 

I bandi attivi:

  • Voucher Internazionalizzazione
    Investimento minimo: 3.000 euro
    Domande: dal 2 all’11 aprile 2025

 

  • Voucher Digitali I4.0
    Investimento minimo: 3.000 euro
    Domande: dall’11 al 20 giugno 2025

 

  • Voucher Transizione Energetica
    Investimento minimo: 1.500 euro
    Domande: dal 28 aprile al 16 maggio 2025

 

Tutti i bandi sono a graduatoria, con risorse limitate.

Apri la news per scoprire tutte le opportunità offerte dai bandi della CCIAA di Modena.