Regione Emilia Romagna: Nuova call per Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese

Aprirà il 15 luglio 2021 la nuova call del Bando "Attrazione investimenti in Emilia-Romagna - Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese", in attuazione della legge regionale n.14 del 18 luglio 2014, Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna, finalizzato a raccogliere proposte per la realizzazione di investimenti strategici ad elevato impatto occupazionale, che comprendano, prioritariamente, attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto

Possono presentare la domanda di partecipazione al bando le imprese che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi:

  • Già presenti con almeno una unità locale in Emilia-Romagna che intendono realizzare gli investimenti ammessi al bando;
  • Non ancora attive in Emilia-Romagna ma che intendono investire sul territorio regionale e il cui programma di investimento ricomprende uno o più interventi tra quelli ammessi dal bando.

L’impresa con sede legale o unità locale già presente sul territorio nazionale dovrà possedere, al momento della domanda i seguenti requisiti:

  • a) Essere regolarmente costituita ed iscritta alla sezione ordinaria del registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio entro la data di presentazione della domanda;
  • b) Avere almeno un bilancio approvato alla data di presentazione della domanda.

In caso di impresa neocostituita che non abbia almeno un bilancio approvato, è possibile partecipare al bando alle seguenti due condizioni: 

  • Avere una compagine sociale composta da almeno due soggetti, con personalità giuridica, indipendenti tra loro e non appartenenti allo stesso Gruppo;
  • Avere un capitale sociale deliberato, al momento della presentazione della domanda, pari almeno all’importo del contributo che si richiede.

Nel caso in cui la domanda venga presentata da un’impresa non avente sede legale nel territorio nazionale, deve essere dimostrata la disponibilità di almeno una unità locale attiva sul territorio dell’Emilia-Romagna al momento della sottoscrizione dell’Accordo, quindi non oltre i 90 giorni dalla data di comunicazione di avvenuta concessione del contributo.

Cosa finanzia il contributo a fondo perduto

Il programma di investimento, da realizzarsi in Emilia-Romagna, deve prevedere un impatto positivo per la competitività del sistema economico regionale e un incremento occupazionale pari ad almeno 20 nuovi addetti con contratto a tempo indeterminato e a tempo pieno (di cui almeno il 30% laureati), rispetto al numero di addetti impiegati alla data di approvazione del bando. 

Quali sono le spese ammissibili

Le spese ammissibili successive al 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2023 sono relative a:

 

  • PROGETTI DI RICERCA E SVILUPPO (minimo spese 2 milioni di euro di cui almeno il 15% fatturate da Università e Centri di ricerca, massimo contributo 25-50% fino a 4 milioni di euro per progetto):
  • a) Nuovo personale a tempo indeterminato con laurea magistrale tecnico scientifica
  • b) Personale esistente con laurea tecnico-scientifica o esperienza almeno decennale (max 30% delle spese diverse dal personale e generali)
  • c) Personale esistente non laureato e senza esperienza specifica (max 25% del precedente)
  • d) Spese generali (max 15% di quelle del personale)
  • e) Consulenza tecnico-scientifica, utilizzo laboratori, acquisizione di brevetti, licenze, know-how
  • f) Ammortamenti o canoni di leasing di impianti, attrezzature e software utilizzati nel progetto
  • g) Materiali e lavorazioni per la prototipazione (max 20%)
  • INFRASTRUTTURE DI RICERCA A MERCATO (minimo spese 1,5 milioni di euro, massimo contributo 50% fino a 1 milione di euro per impresa):
  • a) Ristrutturazione immobili
  • b) Impianti, attrezzature
  • c) Software, licenze, brevetti, know-how
  • PROGETTI PRODUZIONE ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI (massimo contributo 30%-70% delle spese supplementari a seconda della tipologia di progetto, dimensione di impresa e area regionale fino a 0,5 milioni di euro per impresa):
  • a) Impianti, attrezzature, software, licenze, brevetti
  • b) Consulenze specialistiche per l'adattamento dei processi produttivi (solo per PMI)
  • PROGETTI DI FORMAZIONE COLLEGATI AGLI ALTRI PROGETTI (massimo contributo 50%-70% fino a 1 milione per impresa);
  • PROGETTI DI ASSUNZIONE SVANTAGGIATI E DISABILI (massimo contributo 50% fino a 1 milione di euro per impresa)
  • a) Costo del lavoro per assunzioni a tempo indeterminato ed eventuali costi aggiuntivi per disabili.
  • PROGETTI DI NUOVO INSEDIAMENTO DI PMI ATTIVE DA ALMENO UN BIENNIO E NON PRESENTI SUL TERRITORIO REGIONALE (spese minime 1 milione di euro, massimo contributo 10% Medie, 20% Piccole fino a 0,5 milioni di euro per spese a) e massimo contributo 50% fino a 50 mila euro per spese b))
  • a) Progettazione (max 4%), Ristrutturazione immobili (max 5%), impianti, macchinari, attrezzature, software, licenze, brevetti
  • b) Consulenze specialistiche
  • PROGETTI DI NUOVO INSEDIAMENTO NELLE AREE ASSISTITE DI IMPRESE NON PRESENTI SUL TERRITORIO REGIONALE (spese minime 1 milione di euro, massimo contributo 10% Grandi, 20% Medie, 30% Piccole fino a 0,5 milioni di euro)
  • a) Progettazione (max 4%), Ristrutturazione immobili (max 5%) (solo PMI)
  • b) Impianti, macchinari, attrezzature, software, licenze, brevetti

Quando presentare domanda

Sarà possibile presentare le domande di contributo dal 15 luglio 2021 al 15 ottobre 2021.

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Possono partecipare microimprese e PMI del settore ricettivo. Il contributo a fondo perduto copre dal 40% al 60% delle spese, per progetti compresi tra 50.000 e 250.000 euro.

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Importo massimo finanziabile: l’importo massimo dell’Intervento Agevolativo che può essere richiesto è pari al minore tra:

  • Il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico);
  • € 500.000 per le Micro Imprese; € 2.500.000 per le PMI e start up innovative; € 5.000.000 per le Altre imprese;
  • Importo minimo pari a € 10.000

Previsto un contributo a fondo perduto, compreso nell' importo massimo finanziabile sopracitato (Cofinanziamento) fino al 10% dell’importo o fino al 20% in alcuni casi, nei limiti del “de minimis”.

Domande già presentabili online, fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Procedura a sportello

 

Esclamativa 04/04/2025 Fondo perduto per PMI: CCIAA Maremma e Tirreno, CCIAA Firenze, 4 bandi attivi

CCIAA Maremma e Tirreno, CCIAA Firenze: contributi a fondo perduto per internazionalizzazione, sostenibilità, digitalizzazione e creazione di società benefit

Quattro bandi attivi per le MPMI delle province di Livorno, Grosseto e Firenze.

 

Internazionalizzazione – CCIAA Maremma e Tirreno

Contributo: 70% fino a 2.500 euro
Domande: fino al 21 novembre 2025

Turismo sostenibile – CCIAA Maremma e Tirreno
Contributo: 50% fino a 3.000 euro
Domande: fino al 21 novembre 2025

Creazione di società benefit – CCIAA Maremma e Tirreno
Contributo: 70% fino a 4.000 euro
Domande: fino al 21 novembre 2025

 

Doppia transizione digitale ed ecologica – CCIAA Firenze
Contributo:

  • 50% per digitalizzazione (fino a 8.000 euro)

  • 70% per transizione energetica (fino a 6.000 euro)
    Domande: dal 22 aprile al 9 maggio 2025

Tutti i bandi sono a sportello, con risorse limitate e valutazione in ordine cronologico.

 

Premialità aggiuntive fino al 10% del contributo se si possiedono alcune caratteristiche.
Previsto anche un contributo aggiuntivo di 250 euro per le imprese in possesso del rating di legalità.

 

Tutti i dettagli nella news