La Regione Marche, attraverso il Bando regionale OCM Vino - intervento settoriale "investimenti", intende sostenere gli investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trattamento e in infrastrutture vinicole nonché in strutture e strumenti di commercializzazione del vino.
Il sostegno è diretto a migliorare il rendimento globale dell’impresa, in termini di adeguamento alla domanda del mercato, ad aumentare la competitività delle imprese dal punto di vista della produzione e/o commercializzazione dei prodotti vitivinicoli, anche al fine di migliorare i risparmi energetici.
L’investimento proposto deve essere strettamente ed esclusivamente correlato all’attività vitivinicola dell’impresa e deve avere come scopo finale l’aumento della competitività dell’azienda richiedente nell’ambito esclusivo della trasformazione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli.
Il sostegno, sotto forma di contributo a fondo perduto, per gli investimenti corrisponde:
È ammesso il cumulo degli aiuti con altri regimi di aiuto nazionale e agevolazioni fiscali previste dalla normativa italiana.
L’investimento oggetto di intervento proposto deve essere strettamente ed esclusivamente correlato all’attività vitivinicola dell’impresa e deve avere come scopo finale l’aumento della competitività dell’azienda richiedente nell’ambito esclusivo dei prodotti vitivinicoli.
Gli investimenti materiali e/o immateriali devono essere mantenuti in azienda per un periodo minimo di cinque anni dalla data di pagamento finale.
Le azioni ammesse sono relative esclusivamente a:
Sono considerate ammissibili le azioni avviate e le spese sostenute dal beneficiario dal giorno successivo la data di presentazione della domanda di aiuto e fino alla data di realizzazione degli investimenti e presentazione della domanda di pagamento di saldo, i cui interventi siano stati completati e pagati comunque entro e non oltre la data di presentazione della domanda di pagamento di saldo.
Sono ammissibili esclusivamente le spese riferite a:
➣ punti vendita diretta al consumatore finale aziendali ed extra aziendali esclusivamente fissi e per la sola commercializzazione dei vini.
➣ sale per degustazione dei vini di superficie non superiore a mq 70. Interventi di realizzazione o ammodernamento dei locali adibiti alla degustazione dei vini possono essere ammessi solo in presenza di un punto vendita diretta al consumatore finale aziendale o extra aziendale fisso;
➣ uffici aziendali strettamente collegati alle attività di produzione e commercializzazione dei vini.
➣ recipienti e contenitori per l’invecchiamento dei vini a DOP/IGP, anche di piccole capacità (es. barriques) compresi porta botti e porta barriques;
➣ macchine e/o attrezzature per la movimentazione dei vini in cantina e nel magazzino di cantina;
➣ investimenti volti ad introdurre sistemi di controllo della qualità;
➣ macchinari e attrezzature per la gestione delle acque reflue in cantina (trattamento e depurazione) ivi compresi i sistemi di fitodepurazione che prevedono il riciclo aziendale delle acque depurate;
➣ personal computer per postazioni fisse e personal computer portatili, stampanti, fax, arredi e/o mobili per ufficio strettamente collegati alle attività di produzione e commercializzazione dei vini;
➣ software gestionali per la gestione delle fasi di produzione e/o commercializzazione del prodotto e per l’ufficio;
➣ investimenti finalizzati al risparmio energetico ed idrico;
➣ investimenti finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili e conseguente minore prelievo di energia elettrica dalla rete. Gli impianti debbono avere capacità produttiva massima equivalente ai consumi energetici aziendali post investimento. Ad ogni modo, gli impianti per la produzione di energia elettrica non possono superare la capacità produttiva massima di 250Kwe mentre per gli impianti per la produzione di energia termica il limite massimo è di 600 KWt. Il rendimento energetico dell'impianto in termini di MWh/anno termiche deve essere pari o superiore all'85%.
➣ onorario per la relazione tecnico economica e studi di sostenibilità finanziaria dell’intervento;
➣ onorario per la progettazione degli interventi proposti (elaborati progettuali e relazione tecnica progettuale);
➣ onorario per la direzione dei lavori e la gestione del cantiere, compresi i costi per la certificazione energetica;
➣ studi di fattibilità e acquisizione di brevetti e licenze.
Al momento della presentazione della domanda di aiuto i soggetti richiedenti debbono essere:
➣ titolari di Partita IVA, con codici attività agricola;
➣ iscritti al Registro delle Imprese della Camera di Commercio con posizione attiva e codici ATECO agricoli
➣ titolari di Partita IVA;
➣ iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio con posizione attiva e codici ATECO inerenti sia l'attività di trasformazione sia di commercializzazione
Le imprese di cui alle lettere a) e b) al momento della presentazione della domanda di aiuto, devono inoltre
➣ essere classificabili come:
➣ svolgere almeno una delle seguenti attività:
➣ essere iscritta all’anagrafe delle aziende agricole con posizione debitamente aggiornata e validata, vale a dire titolare di Fascicolo aziendale;
➣ avere impianti di trasformazione delle uve sul territorio della regione Marche, risultanti da Fascicolo aziendale, per il periodo che decorre dalla data di presentazione della domanda di aiuto e fino al completo adempimento degli impegni assunti con l’adesione al bando;
➣ avere la disponibilità dei locali o dei terreni, risultanti dal Fascicolo aziendale, su cui si intende realizzare l’investimento proposto, a decorrere dalla data di presentazione della domanda di aiuto e fino al completo adempimento degli impegni assunti con l’adesione al bando.
Al momento della presentazione della domanda di contributo il progetto deve:
Le domande di aiuto devono essere presentate entro il 30 aprile 2024.
Per le domande di aiuto presentate e ammesse a contributo, tutte le operazioni di investimento ammesse a contributo devono essere completate e i pagamenti effettuati entro il:
Le domande di pagamento di saldo devono essere presentate entro e non oltre il:
La Camera di Commercio di Bologna, con il co-finanziamento del fondo per le calamità naturali di Unioncamere ha previsto contributi a fondo perduto per le MPMI colpite dalle alluvioni nell’area metropolitana di Bologna
Le imprese danneggiate dalle alluvioni di settembre e ottobre 2024 possono accedere a un contributo a fondo perduto straordinario fino a 5.000 euro.
Il bando, promosso per sostenere la ripresa delle attività produttive, copre fino all’80% delle spese ammissibili al netto dell’IVA.
Un aiuto concreto per garantire la continuità operativa e il ripristino dei danni subiti.
Tutti gli approfondimenti nell'articolo completo.
È online il 5° articolo della rubrica 5.0 SMART, nata per aiutare imprenditori e manager a comprendere come sfruttare al meglio e in maniera intelligente gli incentivi del Piano Transizione 5.0.
Ogni settimana pubblicheremo un articolo, nel quale affronteremo i quesiti più frequenti, che ci vengono posti quotidianamente dai clienti alle prese con le dinamiche dei nuovi incentivi 5.0.
Nell'articolo di oggi, visti tanti quesiti in merito posti dai nostri clienti, abbiamo deciso di parlare dell'ammissibilità dei beni il cui vettore energetico sia un combustibile di origine fossile.
Il tema del principio DNSH è quindi solo rimandato al prossimo articolo, che sarà online il 10 dicembre 2024!
Scopri tutti i dettagli leggendo l’articolo completo a cura dell’Ing. Salvatore Rossini, Collaboratore Area Progetti e Consulenza di Esclamativa.
Insieme, trasformiamo la transizione 5.0 in opportunità!
La Regione Piemonte ha pubblicato un nuovo bando per sostenere le PMI nelle loro strategie di internazionalizzazione, rafforzando la competitività in nove filiere di eccellenza: Automotive & Transportation, Aerospazio, Cleantech & Green Building, Tessile, Abbigliamento-Alta Gamma-Design, Agroalimentare, Meccatronica, Salute e Benessere, ICT.
L'iniziativa punta a favorire l'accesso ai mercati esteri attraverso progetti integrati di filiera (PIF), incoraggiando collaborazioni tra imprese.
Il contributo è erogato in maniera gratuita sotto forma di aiuto "de minimis" e copre una parte dei costi di partecipazione ai PIF, fino a un massimo di 20.000 euro per azienda. Un'opportunità per ampliare la propria presenza internazionale, nei limiti del plafond "de minimis" disponibile per ogni PMI.