Con il termine Economia Circolare si intende un modello economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi. Tale modello si contrappone a quello di Economia Lineare che si basa invece su un modello economico organizzato in tre fasi: Produzione - Consumo - Smaltimento.
Alla base del concetto di circolarità c'è la riduzione dei consumi di materia prima, ottenuta progettando prodotti con una obsolescenza a lungo termine e con una manutenzione semplice, con costi inferiori, a cui si va ad aggiungere il concetto di riutilizzo delle materie prime è il primo grande ciclo di vita dei prodotti, in modo da non perdere quell’energia spesa per generare quel prodotto.
Infine il riciclo rappresenta l'utlimo passaggio di questo modello circolare e consente di recuperare la materia prima e di abbattere considerevolmente i rifiuti da smaltire.
Dunque oggi la quarta rivoluzione industriale passa anche attraverso un modello economico circolare basato su cinque principi fondamentali per la definizione di una nuova economia rigenerativa:
Prodotto come Servizio (PaaS) ;
Materiali sostenibili e innovativi;
Condivisione della proprietà (sharing economy);
Rigenerazione del prodotto;
Maggiore durata della vita di un prodotto.
Abbiamo dunque visto che l' Economia Circolare rappresenta per le imprese un passaggio obbligato per continuare a crescere ed essere competitive: essere sostenibili non è più solo una questione di marketing ma di sopravvivenza del pianeta e dell'ntero sistema economico.
Ci sono anche dei vantaggi per le imprese che adottano questo nuovo modello economico?
Si, i vantaggi ci sono e sono tanti:
Riduzione dell'impatto ambientale e valorizzazione dei rifiuti derivanti dalla produzione;
Localizzazione della produzione e sviluppo del made in italy e della filiera corta;
Aumento del valore del prodotto offerto
Aumento della competitività;
Possibilità di entrare in nuovi mercati;
Allineamento con le normative presenti e future;
Valorizzazione della propria green identity
Opportunità di fruire di incentivi dedicati a progetti di ricerca e sviluppo in ambito di Economia Circolare.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, ad esempio, ha pubblicato il Bando Economia Circolare che sostiene la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse, con la finalità di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo.
Il Bando Economia Circolare sostiene attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all'obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (Key Enabling Technologies, KETs).
I progetti devono essere finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:
1. Innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
2. Progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
3. Sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l'uso razionale e la sanificazione dell'acqua;
4. Strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
5. Sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l'utilizzo di materiali recuperati;
6. Sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
I progetti ammissibili inoltre devono:
a. Essere realizzati nell'ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
b. Prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500.000 e non superiori a euro 2 milioni;
c. Avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.
Possono beneficiare degli incentivi previsti dal bando le imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta (mediante lo strumento del contratto di rete o altre forme contrattuali di collaborazione: consorzio e l’accordo di partenariato).
Per i soli progetti congiunti, sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti.
Sono ammissibili le spese e i costi relativi a:
a) Il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione o di somministrazione lavoro ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono escluse le spese del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
b) Gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscale ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui gli strumenti e le attrezzature, o parte di essi, per caratteristiche d’uso siano caratterizzati da una vita utile pari o inferiore alla durata del progetto, i relativi costi possono essere interamente rendicontati, previa attestazione del responsabile tecnico del progetto e positiva valutazione di Invitalia;
c) I servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
d) Le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 per cento dei costi diretti ammissibili del progetto, secondo quanto stabilito dall’articolo 29 del regolamento (UE) n. 1290/2013;
e) I materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto, di nuova fabbricazione. Nel caso di utilizzo di materiali esistenti in magazzino, il costo ammissibile è quello di inventario di magazzino, con esclusione di qualsiasi ricarico per spese generali.
Il bando prevede la concessione di un finanziamento agevolato a copertura del 50% delle spese e dei costi ammissibili di progetto e di un contributo a fondo perduto la cui misura varia in base alla dimensione aziendale, come segue:
• 20% per le micro e piccole imprese e per gli organismi di ricerca
• 15% per le medie imprese;
• 10% per le grandi imprese.
La Regione Veneto ha pubblicato un bando per sostenere l'innovazione delle PMI venete.
L'intervento prevede un contributo a fondo perduto fino al 40% delle spese ritenute ammissibili e un finanziamento agevolato (fino al 100% delle spese ammissibili) che copre la restante parte.
Potranno essere finanziati interventi in:
Le domande possono essere presentate continuativamente, a partire dalla data che sarà indicata nell’apposito avviso pubblico. La chiusura della richiesta è legata all’esaurimento delle risorse disponibili. Procedura a sportello.
La Regione Emilia-Romagna ha stanziato 30 milioni di euro per sostenere le imprese nello sviluppo e nella produzione di tecnologie critiche, in linea con le priorità dell’UE, attraverso il nuovo bando STEP 2025.
Finanziati interventi per:
Le percentuali massime di contributo variano in funzione della tipologia d’impresa, del luogo di realizzazione e della natura e finalità dell’intervento proposto.
Domande presentabili dal 20 maggio 2025 (ore 13:00) al 19 giugno 2025 (ore 13:00). Procedura valutativa a graduatoria.
Nella news tutti i dettagli, tra cui le percentuali di contributo.
La Regione Emilia-Romagna ha stanziato stanziato 20 milioni di euro per sostenere progetti di economia circolare da parte di imprese e soggetti economici attivi sul territorio regionale, nell’ambito del PR FESR 2021–2027.
Il bando è rivolto a imprese iscritte al REA, incluse PMI e, per alcuni interventi, anche grandi imprese che gestiscono servizi pubblici locali.
Finanziati interventi volti a riqualificare e/o riconvertire l’attività produttiva.
Il contributo è a fondo perduto, con due modalità:
in regime de minimis: fino al 40% delle spese ammissibili, per un massimo di 300.000 euro;
in regime di esenzione: fino al 45% per le PMI e fino al 35% per le non PMI, con un tetto massimo di 500.000 euro.
Sono previste premialità (+5%) in alcuni casi.
Le domande possono essere presentate dal 26 maggio al 26 giugno 2025. La selezione avverrà con procedura valutativa a graduatoria.